UN EUROPEO SU SEI È OBESO. I DATI EUROSTAT.
di Antonella Labellarte
18 Novembre 2016

Questi sono i dati pubblicati in ottobre 2016 dall’ufficio statistico della Comunità Europea, l’EUROSTAT.

Il 15.9% degli adulti che vivono sul suolo europeo sono obesi (body mass index [BMI] 30 kg/m2 o più elevato), il 35.7% sono pre obesi (BMI 25 kg/m2 – < 30 kg/m2), il 46.1% sono normopeso (BMI 18.5 kg/m2 – < 25 kg/m2) e il 2.3% sono risultati sottopeso (BMI < 18.5 kg/m2).

Il dato, più del 50% della popolazione europea è costituito da persone in sovrappeso o obese, è allarmante soprattutto a lungo termine. E nonostante le differenze culturali il trend è lo stesso praticamente ovunque: si assiste ad una perdita di massa muscolare ed all’aumento della massa grassa.

Il bilancio tra esercizio fisico ed alto introito calorico è sempre più a sfavore del primo. Come ha sottolineato il presidente della European Association for the Study of Obesity Herman Toplak, specialista in endocrinologia e disturbi del metabolismo all’ Università di Graz, Austria, il nostro mondo è pieno di ascensori, scale mobili, automobili e lo stress psicosociale è tale che se da un lato ci muoviamo meno, dall’altro non siamo più in grado di resistere alla tentazione di avere la disponibilità di cibo salutare e non 24 ore su 24. Se dieci anni fa la percentuale di obesi nella gran parte delle regioni europee era compresa tra 10 e 14%, adesso si attesta quasi al 16%, con l’aumento di diabete, ipertensione, dislipidemia e malattie cardiovascolari. Il problema è di gran rilievo dal punto di vista finanziario e ci si aspetta purtroppo un significativo deterioramento della qualità della vita oltre che una riduzione dell’aspettativa di vita.

L’indagine è condotta su adulti di età compresa tra 18 e 74 anni che vivono in abitazioni private. L’Italia non fa proprio brutta figura: la minore proporzione di adulti obesi è stata infatti registrata in Romania (9.4%) e in Italia (13.3%), seguite da Olanda, Belgio e Svezia (14.0%). La più alta prevalenza di obesità è stata rilevata a Malta (26.0%),e a seguire in Lettonia (21.3%),Ungheria (21.2%), Estonia (20.4%), e Regno Unito (20.1%).

Da un punto di vista generale non sono state rilevate differenze nella prevalenza di obesità tra uomini e donne (16.1% e  15.7%), mentre qualche differenza è stata registrata nei singoli paesi. Ad esempio vi sono più uomini obesi a Malta (+4.2%), in Croazia (+3.9%), Slovenia (+3.6%), e a Cipro (+3.4%), mentre un maggior numero di donne è risultata obesa in Lituania (+5.8%), Lettonia (+4.4%), e Olanda (+3.6%).

Globalmente la prevalenza dell’obesità aumenta con l’età. Se paragoniamo le persone di età compresa tra 18 e 24 anni con la popolazione di età  compresa tra 65 e 74, la prevalenza è pari a 5.7% vs 22.1%.
Se riferiamo il dato ai singoli Paesi le maggiori differenze adulti/giovani obesi sono state osservate in Slovacchia (+30.3%), Lettonia (+29.3%) ed Estonia (+26.4%), con Lituania (+25.3%), Polonia (+25.1%), Repubblica Ceca ed Ungheria (entrambe+24.5%) a seguire dappresso.

L’ultima considerazione: l’obesità decresce con l’aumentare dell’istruzione.  Globalmente in Europa si registra una differenza dell’8.4% nella prevalenza dell’obesità nella popolazione con elevati livelli di istruzione (nel rapporto tutti questi parametri vengono definiti) rispetto agli adulti con livelli di istruzione più bassa  (11.5% vs 19.9%).

Infine il dato riferito ai singoli Paesi: la differenza nella prevalenza dell’obesità tra elevato e basso grado di istruzione è pari a -16.8% in Slovenia, -14.5% in Lussemburgo, -13.9% in Slovacchia, -13.0% in Spagna, -12.3% in Croazia e  Portogallo, e -12.1% in Francia.  In Italia tale differenza è pari a -8.4%.

Si tratta di molti numeri, ma sono dati importanti su cui riflettere.

Fonti

http://ec.europa.eu/eurostat/documents/2995521/7700898/3-20102016-BP-EN.pdf

Antonella Labellarte
Cardiologa
Ospedale S. Eugenio, Roma