Werner Forssmann
di Comitato Scientifico del C.L.I.

Nel 1928 venne pubblicato su Klin Wchnschr un articolo brevissimo dal titolo “Il sondaggio del cuore destro” che si conclude con questa frase: “osservai l’ombra del catetere in uno specchio tenuto da un’infermiera davanti allo schermo radioscopico e potei dimostrare la posizione del catetere con una radiografia”. E’ l’avventurosa realizzazione del cateterismo cardiaco, l’esame che vent’anni dopo aprirà la via alla moderna cardiologia. Il protagonista – in tutti i sensi perché fece l’esperimento su sé stesso – fu il giovane assistente di un ospedale nei pressi di Berlino, Werner Forssmann. Dopo una serie di esperimenti sul cadavere, attraverso un grosso ago introdusse in una vena del gomito destro un catetere ureterale “bel lubrificato” del calibro 4 Charrieres per 35 cm. Sebbene non avvertisse nessun disturbo, il collega che l’aiutava lo dissuase dal proseguire nell’esperimento. Una settimana dopo, durante la colazione, quando tutti i colleghi erano nella mensa, il dottor Forssmann, poiché la puntura della vena con un grosso ago su sé stesso gli riusciva troppo difficile, in anestesia locale, si sezionò la vena del gomito sinistro e si introdusse il catetere, senza alcuna resistenza, per tutta la sua lunghezza di 65 cm. Scrisse di aver provato “semplicemente, una lieve sensazione di calore, come dopo una iniezione endovenosa di cloruro di calcio”. Quando nello specchio vide che il catetere aveva raggiunto il cuore, dall’infermiera terrorizzata fece scattare la radiografia che mostrò ai colleghi sbalorditi ed increduli. I dirigenti non apprezzarono l’esperimento, dapprima lo diffidarono dal ripeterlo, poi con un pretesto l’allontanarono dall’ospedale. Sauerbruch, il solo a intuire l’importanza dell’esperimento, l’assunse come assistente, ma Forssmann, in preda ad una crisi di sconforto, dopo poco abbandonò la vita ospedaliera per dedicarsi alla libera professione. Richard e Cournand, diversi anni più tardi, ripresero la tecnica del cateterismo cardiaco e la perfezionarono utilizzandola per misurare le pressioni intracavitarie, per prelevare campioni di sangue e, successivamente, per iniettare il mezzo di contrasto. Nel 1956 vollero dividere il premio Nobel con Forssmann divenuto nel frattempo urologo in un paese della Selva Nera. La coronarografia, l’esame migliore per stabilire la sede e la gravità delle malattie coronariche, è merito di Jones. Con la sua tecnica si cateterizzano selettivamente le arterie coronariche registrando le immagini con la cineangiografia. Due secoli dopo la scoperta di Heberden era iniziata la grande era della moderna cardiologia.