Una tachicardia mediata dalla… parola!
di Antonella Labellarte
30 Giugno 2021

Puo’ accadere anche questo! Quando si dice… fai una cosa bellissima, saggia, interessante, piena di vantaggi… Taci!  

E’ stato pubblicato recentemente sul New England Journal of Medicine il caso di un paziente di 58 anni che si era presentato ad un dipartimento di emergenza lamentando la comparsa da circa un mese di vertigini, capogiro e palpitazioni a carattere intermittente in concomitanza con… i suoi discorsi! Sottoposto ad un monitoraggio elettrocardiografico continuo è stata documentata la comparsa di battiti prematuri atriali isolati quando pronunciava parole isolate e di tachicardia atriale sostenuta con frequenza cardiaca fino a 167 battiti per minuto in occasione di frasi complete. Le aritmie si interrompevano improvvisamente allorquando smetteva di parlare. Gli eventi aritmici erano perfettamente riproducibili e stimolati da qualsiasi sillaba pronunciata ma non da un movimento della bocca senza emissione di suoni, o dal respiro profondo o dal trattenere il fiato dopo una inspirazione profonda. Il tutto è documentato da video e registrazioni elettrocardiografiche. Lo studio del cuore con ecocardiografia e la tomografia computerizzata del torace non hanno documentato anomalie strutturali del cuore. 
La tachicardia atriale è in realtà una condizione infrequente e rappresenta il 5-15% di tutte le tachicardie sopraventricolari, è più frequente nei pazienti affetti da patologie cardiache congenite o nei pazienti post-chirurgici. In base al meccanismo fisiopatologico, le tachicardie atriali vengono distinte in tachicardia da aumentato automatismo, da attività triggerata e da rientro. Nel caso in questione il meccanismo alla base della tachicardia indotta dallo stimolo verbale si ritiene sia una stimolazione transitoria aberrante del vago attraverso il nervo ricorrente laringeo sulle fibre post gangliari a livello atriale che ha come risultato un esaltato automatismo o un’attività triggerata.  In questo caso la somministrazione di metoprololo è risultata efficace nel controllo dell’aritmia ed il paziente non è stato sottoposto a procedure ablative. Per chi volesse approfondire già nel 2015 era stato pubblicato un altro case report anche esso assai curioso, in quel caso la paziente però è stata sottoposta a studio elettrofisiologico e successivo trattamento. 

Fonti:  
Images in Clinical Medicine André Zimerman, M.D. Hospital de Clínicas de Porto Alegre Porto Alegre, Brazil Andre d’Avila, M.D., Ph.D. Hospital SOS Cárdio Florianópolis, Brazil adavila@ bidmc . Harvard . edu DOI: 10.1056/NEJMicm2030596 2021 Massachusetts Medical Society
Abhishek Khemka, Rahul Jain, Adnan Sultan et al. Social anxiety provoked by speech-induced atrial tachycardia. http://dx.DOI:.org/10.1016/j.hrcr.2015.01.002


Antonella Labellarte
Cardiologa
Ospedale S. Eugenio, Roma