Gli errori e gli eccessi alimentari rappresentano la prima causa, insieme al fumo ed all’inattività fisica, dell’insorgere dei fattori di rischio cardiovascolare e, quindi, della malattia coronarica, cerebrovascolare, renale e dei vasi periferici.
Per questo, è estremamente importante progettare delle strategie che portino il singolo come le popolazioni verso regimi alimentari accettabili, ma assai più salutari di quelli attuali.
In tale ambito, uno snodo cruciale è rappresentato dall’apporto salino, valutato nel recentissimo studio PURE SODIUM in una popolazione davvero ampia ed eterogenea. Orbene, lo studio ha dimostrato una consistente eterogeneità nel legame tra pressione arteriosa ed introito salino, come se tale legame fosse relativamente debole tra gli individui “virtuosi”, cioè con apporto salino già ridotto, e decisamente robusto, invece, tra quelli “non virtuosi”, cioè con apporto salino francamente elevato.

Tale riscontro, con tutti i limiti legati ad osservazioni siffatte, induce a pensare che l’intensità dell’intervento volto a ridurre l’apporto salino con la dieta debba essere indirizzato in modo particolare verso le popolazioni e gli individui in cui tale apporto sia basalmente più elevato. Per converso, invece, parrebbe non particolarmente importante intervenire per ridurre ulteriormente l’apporto sodico in quei soggetti in un cui la quantità di sale da cucina consumato quotidianamente sia già contenuta entro confini definibili come “non particolarmente incongrui”.

Ciò, naturalmente, va interpretato, è proprio il caso di dirlo, cum grano salis. Infatti, è evidente che il riscontro del PURE, per altro non troppo sorprendente, debba sospingere verso un intervento aggressivo, ma modulare, rivolto quindi particolarmente verso i soggetti in cui l’apporto sodico sia elevato e meno verso i rimanenti, in cui lo stesso apporto sia già moderato oppure ridotto. In nessun modo, tuttavia, il PURE SODIUM deve essere interpretato come una spinta a lasciare intatto – nella dieta quotidiana – un apporto salino comunque non congruo, sia PURE solo moderatamente tale.
Fonte:
JAMA. 2013 Apr 17;309(15):1613-21. The Prospective Urban Rural Epidemiology (PURE) study.
I dati all’ESC son stati presentati da: Andrew Mente – McMaster University
Prof. Claudio Ferri
Direttore della Scuola di Medicina Interna
Università degli Studi L’Aquila