SPORT e Prevenzione: criteri ecg specifici per gli atleti.
di Antonella Labellarte
08 Luglio 2014

L’American Heart Association raccomanda nello screening per la partecipazione alle attività sportive l’utilizzo della visita medica e la raccolta di un’anamnesi molto accurata. La Società Europea di Cardiologia già da tempo invece raccomanda l’utilizzo dell’elettrocardiogramma cercando di individuare criteri sempre più raffinati volti ad identificare nei giovani atleti  la presenza di patologie pericolose per la salute.

Il Dr. Jordan Prutkin dell’Università di Washington, Seattle, ha presentato quest’anno in maggio alle Heart Rhytm Society 2014 Scientific Sessions tenutesi a San Francisco, uno studio condotto su un campione di 4800 atleti delle high school americane. Sulle base dei risultati dello studio l’utilizzo della sola visita medica e della storia clinica ha comportato la selezione di circa un 50% di falsi positivi di persone ad elevato rischio se confrontato al solo 4% ottenuto con l’ausilio di un elettrocardiogramma, quest’ultimo interpretato secondo criteri messi a punto nell’università di Seattle. Questi criteri rappresentano una sorta di evoluzione di quelli proposti dalla Società Europea. Secondo il Dr Prutkin entrambi i metodi di screening elettrocardiografici proposti rappresentano un valido aiuto per selezionare i soggetti realmente a rischio di morte improvvisa, ed aiutano ad interpretare correttamente quelle modificazioni dell’ecg che si associano alla pratica sportiva e possono essere considerati normali negli atleti, come isolati criteri di voltaggio del QRS per ipertrofia, o alcuni segni di ripolarizzazione precoce, o le onde J.

Allo studio hanno partecipato 4812 atleti provenienti dalle high school americane nel periodo compreso tra ottobre 2010 e giugno 2013. Tutti hanno riempito un questionario rispondendo alle domande sulla propria storia clinica e su quella familiare come suggerito dall’American Heart Association. A tutti è stato eseguito un elettrocardiogramma a 12 derivazioni, mentre l’ecocardiogramma è stato effettuato in coloro che presentavano delle anomalie nello screening precedente. Le donne rappresentavano il 46% del campione, il 65% dei partecipanti erano di razza bianca. In due terzi della coorte sono stati utilizzati i criteri di screening ecg proposti dalla Società Europea di Cardiologia mentre nel rimanente un terzo dei partecipanti i criteri messi a punto a Seattle. In 23 soggetti sono state identificate delle anomalie meritevoli di ulteriori valutazioni: nove casi di preeccitazione da Wolff-Parkinson-White, quattro casi di anomalie coronariche, tre casi di sindrome del QT lungo, due di cardiomiopatia ipertrofica, uno di aritmie ventricolari e uno con sindrome del QT corto. Senza entrare nel dettaglio dei risultati l’utilizzo dell’ecg ha nettamente ridotto il numero dei falsi positivi individuati invece con la raccolta della storia e la visita medica.

I ricercatori sottolineano l’importanza di un percorso formativo specifico per la lettura degli elettrocardiogrammi degli sportivi.

Ecco alcune delle anomalie utilizzate nei criteri di Seattle per l’individuazione del rischio di morte improvvisa negli atleti:

  • Inversione dell’onda T (profondità>1mm in due o più derivazioni da V2 a V6, D2 e aVF, o D1 e aVL)
  • QT lungo (QTc >470 msec nei maschi, >480 msec nelle femmine)
  • QT corto (QTc < 320 msec)
  • Sottolivellamento del tratto ST (>0.5 mm in due o più derivazioni)
  • Onde Q patologiche (profondità >3mm o durata >40 msec in due o più derivazioni ad eccezione di D3 e aVR)
  • Ingrandimento atriale sinistro (onda P > 120 msec in D1 o D2 o con la componente negativa >1 mm e di durata>40 msec in V1)
  • Ipertrofia ventricolare destra (R-V1 +S-V5 >10.5 mm e deviazione assiale  destra (120)
  • Blocco di branca sinistro completo
  • Preeccitazione ventricolare (PR< 120 msec con onda delta e QRS>120 msec)
  • Marcata bradicardia sinusale definita come f.c < 30 battiti al minuto o pause sinusali > 3 sec.
  • Tachicardia sopraventricolare, fibrillazione atriale o flutter atriale
  • Aritmie ventricolari (coppie, TV non sostenuta)
  • Pattern Brugada tipo 1

Fonti:
Prutkin JM, Toresdahl B, Pelto H et al Effectiveness of cardiac screening using an ECG in high school atletes. Heart Rhytm Society 2014 Scientific Sessions; Maggio 2014, San Francisco, CA

 

Antonella Labellarte
Cardiologa
Ospedale S. Eugenio, Roma