Simbologia del cuore (parte prima)
di Comitato Scientifico del C.L.I.

In tutto il mondo una persona cattiva viene detta senza cuore. Omero, prima della Tamaro, scrisse: va dove ti porta il cuore. Per la scuola di Pitagora la testa era il luogo della ragione, il cuore quello dei sentimenti. Nel Ching è scritto che la nostra esistenza dipende dall’ininterrotto fluire del sangue nel nostro corpo sotto il controllo del cuore. Poiché nulla sapevano del cuore, i medici dell’antica Cina rivolgevano tutta la loro attenzione al polso come messaggio del cuore e durante la visita lo palpavano per ore: riconoscevano duecento tipi di polso, ventisei dei quali preannunciavano la morte. Cuore e anima venivano considerati una sola cosa che racchiudeva il mistero della vita. Che il cuore era l’organo dal quale dipendeva la vita l’avevano intuito già i nostri progenitori del paleolitico. Nelle incisioni rupestri di una caverna di Pindal è stato ritrovato l’”elefante col cuore”, con disegnata una massa rossa triangolare al centro del petto, il punto da colpire per uccidere un grosso animale. E’ l’unica raffigurazione preistorica del cuore; dovranno passare più di ventimila anni per trovarne altre.

Per tradizione millenaria il cuore è la sede dei sentimenti, del coraggio, dell’anima, della vita. Ancor oggi gli indiani del Carabi chiamano la vita, il cuore e l’anima con la stessa parola. Molti abitanti dell’Amazzonia, quando una persona muore, dicono che il cuore è andato via perché non lo sentono più battere nel petto e rivolgono lo sguardo verso l’alto sperando di vedere salire l’anima verso il cielo. Al tempo dei Faraoni il cuore era considerato l’organo della volontà e della bontà, responsabile della violazione alla parola di Dio. Le salme venivano portate nel tribunale di Osiride dove c’era una bilancia. Su un piatto veniva posto il cuore del defunto, sull’altro una statuetta della dea Maat. Se il cuore era più leggero entrava nell’aldilà per vivere in eterno, se, a causa delle colpe, era più pesante, veniva divorato da un mostro e moriva per la seconda volta, definitivamente. In tutte le culture, in ogni epoca, la simbologia del cuore è ricchissima. Religioni, letterati e la fantasia popolare hanno attribuito al cuore tutti i sentimenti e i comportamenti degli uomini.