Sci di fondo
di Comitato Scientifico del C.L.I.

Per allenare il cuore lo sci di fondo è il più idoneo. Il consumo calorico, se fatto per ricreazione, è di 720 calorie l’ora.
È’ consigliabile iniziare sempre con gradualità: oltre i 2000 metri di quota, se non si è adattati, possono insorgere disturbi dovuti ad insufficiente ossigenazione dei tessuti.
È uno sport per eccellenza della stagione fredda e questo presuppone innanzi tutto un imperativo: che ci si protegga dal freddo con un abbigliamento adatto (chiedete consiglio nei negozi sportivi o al maestro di sci) che impedisca il raffreddamento soprattutto dopo uno sforzo importante e prolungato.

Lo sci di fondo (così detto in opposizione allo sci di discesa) non è uno sport che necessiti di una grande specializzazione per essere praticato. Anche i principianti potranno dedicarvisi, rispettando le “tabelle di marcia” dei corsi o dei gruppi ai quali parteciperanno per gli allenamenti e le escursioni.
È uno sport che si pratica su terreni pianeggianti o leggermente irregolari, con degli sci speciali che permettono il cammino (il piede non è interamente attaccato allo sci). Meno faticoso sul piano fisico dello sci di discesa necessita tuttavia di una pratica progressiva fin dal primo giorno, perché comporta uno sforzo costante, nel corso di passeggiate in montagna o in pianura, subordinato anche alla natura del terreno.

Lo sci di fondo, se praticato “a ritmo di crociera”, non comporta un grosso carico per il cuore e per la pressione, rinforza gli arti inferiori e aiuta la respirazione; presuppone comunque, secondo la località scelta, un buon adattamento del sistema cardiovascolare all’altitudine.
In effetti l’altitudine ha una ripercussione sia sulla pressione arteriosa e sulla frequenza cardiaca (aumento) che sulla respirazione (accelerazione) sicché è bene non forzare la macchina cuore – arterie – polmoni dal momento dell’arrivo, ma rispettare più che mai le regole di pratica progressiva, senza lanciarsi, in sfide o cercare di brillare sugli altri.
L’adattamento può non essere possibile oltre una certa altitudine o può essere reso più difficile da una salita troppo rapida (in teleferica). Bisogna dunque evitare di salire troppo in alto quando si voglia compiere anche uno sforzo – lo sci di fondo può essere d’altronde praticato a mezza costa o nelle pianure innevate – e scegliere sempre un alloggio situato al livello meno alto della stazione che si frequenta. Perciò, si può andare a sciare a 2000 metri di altitudine – se il medico non lo sconsiglia – ma bisogna scendere a 1000 metri per passare la notte, soprattutto allo scopo di evitare l’insonnia da altitudine.

Si raccomanda alle persone avanti con l’età e che non hanno esperienza in fatto di montagna di non superare i 1500 metri…
In montagna, poi, bisogna sapersi proteggere da due rischi: l’umidità (soprattutto se si fanno molte cadute) e la disidratazione dovuta all’altitudine. Nelle stazioni “alla moda”, sarà bene ricordare che la vita notturna e la pratica intensiva dello sci sono incompatibili…
Approfittate soprattutto dei magnifici paesaggi di montagna che, per il senso di distensione che comunicano, esercitano anch’essi un ruolo benefico sulla salute.