Psiche e Cuore: un legame che merita più attenzione
di Vittoria Rizzello
16 Maggio 2023

La psicoterapia riduce il  rischio di patologie cardiovascolari nelle persone affette da depressione.

Questa la conclusione a cui è giunto uno studio retrospettivo condotto da un gruppo di ricercatori inglesi su una popolazione di 636.955 pazienti, di età >45 anni,  affetti da depressione e seguiti per più di 3 anni dal sistema sanitario inglese (1).

Lo studio ha incluso tutti i pazienti con una diagnosi di depressione che, nel periodo compreso tra il 2012 e il 2019, hanno completato un programma di psicoterapia, secondo gli standard nazionali. Il 65% dei pazienti erano donne e l’età media dell’intera popolazione era 55 anni.  Gli end-point valutati sono stati: mortalità per tutte le cause, gli eventi cerebrovascolari, l’angina, l’infarto del miocardio, l’embolia polmonare e gli eventi vascolari periferici.

Al termine del percorso psicoterapico, il 59% dei pazienti ha presentato un convincente miglioramento dei sintomi di depressione e di ansia (quantificato con degli score dedicati e validati). I pazienti in cui è stato documentato un effetto benefico della psicoterapia hanno presentato, nel follow-up medio di 3 anni, meno eventi cardiovascolari, rispetto ai pazienti senza un significativo miglioramento dei sintomi.  Dopo aggiustamento per età, sesso, etnia, condizioni socioeconomiche e fattori di rischio cardiovascolare classici, la presenza di un convincente miglioramento dei sintomi era associato con una riduzione del 12% del rischio di mortalità per tutte le cause e di tutte le tipologie di eventi cardiovascolari. L’effetto benefico era più marcato nei pazienti di età <60 anni rispetto ai pazienti con età >60 anni, sia per gli eventi cardiovascolari (15% vs 6%) che per la mortalità (22 vs 15%).

Considerazioni.

Questo studio inglese  è sicuramente molto originale e interessante perché affronta un aspetto molto poco studiato nell’ambito delle patologie cardiovascolari, ossia il legame tra depressione e rischio cardiovascolare.

Infatti, è noto che l’incidenza e la prevalenza della depressione nelle persone affette da disturbi cardiovascolari  è più alta rispetto a quelle senza patologie cardiovascolari; d’altro canto è stato riportato che i pazienti con diagnosi di depressione hanno un rischio di eventi cardiovascolari significativamente più alto, rispetto a soggetti non depressi (2-3).

In Inghilterra la psicoterapia è raccomandata e integrata nel Sistema Sanitario Nazionale per il trattamento dei disturbi depressivi e pertanto la disponibilità di un database molto ampio ha permesso di osservare un’associazione statisticamente significativa  tra psicoterapia efficace e riduzione degli eventi cardiovascolari.

I meccanismi attraverso cui tale effetto benefico si verifica non sono chiari, ma si può supporre che il miglioramento dello stile di vita nei pazienti che hanno superato la fase depressiva (con maggiore attività fisica, miglioramento dell’alimentazione, abolizione di alcool e fumo, maggiore aderenza terapeutica nel trattamento di eventuali fattori di rischio cardiovascolare) possa giocare un ruolo.

Inoltre, gli autori ipotizzano anche  un  meccanismo neurobiologico attraverso un riassetto dell’asse ipotalamo-ipofisario-adrenosurrenale che potrebbe ridurre lo sviluppo di ipertensione e diabete, soprattutto nei soggetti più giovani.

Poiché  un trial randomizzato per valutare l’effetto della psicoterapia sul rischio cardiovascolare è verosimilmente irrealizzabile, i dati inglesi, benché retrospettivi, appaiono comunque scientificamente rilevanti e clinicamente utili. In particolare, questi dati potrebbero rappresentare un’evidenza a supporto della necessità di inserire  la psicoterapia per la cura della depressione all’interno delle cure garantite anche dal Sistema Sanitario Nazionale Italiano. E’ comunque auspicabile che nuovi studi approfondiscano l’ affascinante  legame tra psiche e cuore.

REFERENCES

  1. El Baou C, Desai R, Cooper C, Marchant NL, Pilling S, Richards M, Saunders R, Buckman JEJ, Aguirre E, John A, Stott J. Psychological therapies for depression and cardiovascular risk: evidence from national healthcare records in England. Eur Heart J. 2023;44:1650-1662
  2. Valkanova V, Ebmeier KP. Vascular risk factors and depression in later life: a systematic review and meta-analysis. Biol Psychiatry. 2013;73:406-13. 
  3. Correll CU, Solmi M, Veronese N, Bortolato B, Rosson S, Santonastaso P, Thapa-Chhetri N, Fornaro M, Gallicchio D, Collantoni E, Pigato G, Favaro A, Monaco F, Kohler C, Vancampfort D, Ward PB, Gaughran F, Carvalho AF, Stubbs B. Prevalence, incidence and mortality from cardiovascular disease in patients with pooled and specific severe mental illness: a large-scale meta-analysis of 3,211,768 patients and 113,383,368 controls. World Psychiatry. 2017;16:163-180.