L’aterosclerosi è una malattia multifattoriale, infiammatoria, che ha come base di inizio e sostegno il lipide. Le manifestazioni sono varie, le più debilitanti e impattanti sono quella cardiovascolari (cardiopatia ischemica, infarto miocardico) e cerebrovascolari (ictus). La malattia inizia già dall’adolescenza e questo rende il suo trattamento un cardine essenziale per il miglioramento della sopravvivenza libera da malattia cardiovascolare e cerebrovascolare in età avanzata. Negli adulti, un ruolo di promozione dell’aterosclerosi è stato individuato nel tessuto adiposo viscerale (VAT) rispetto a quello sottocutaneo (SAT): il VAT si comporta infatti come un “tessuto endocrino” rilasciando adipokine e lipidi che promuovono l’infiammazione e quindi l’accumulo di colesterolo nelle arterie di tutto il corpo [1, 2].
Isabelle A. van der Linden, MD e colleghi [3] hanno cercato di capire il ruolo del VAT e del SAT negli adolescenti. Hanno arruolato 232 adolescenti (età media 14.9 anni, 52.2% femmine) da una corte di studio prospettica (WHISTLER) che ha incluso bambini sani nati dal dicembre 2001 al dicembre 2012 a Utretch. I 232 adolescenti corrispondevano ai ragazzi di questa corte che si sono recati a visita per il follow up del periodo adolescenziale da marzo 19 a ottobre 2020. Il tasso di crescita è stato valutato a 6 mesi, 5 anni, 12 e 16 anni. Sono stati analizzati il SAT addominale e il VAT, oltre alla pressione arteriosa e al BMI. L’ecografia carotidea è stata effettuata a 12 e 16 anni per valutare lo spessore intima-media carotideo (IMT) ed il coefficiente di distensibilità (DC). Queste misure sono riconosciute come misure di aterosclerosi in fase preclinica. Inoltre gli adolescenti sono stati sottoposti ad un questionario per escludere chi faceva uso di sigaretta. Un questionario è stato sottoposto anche ad uno dei parenti e per capire se avevano familiarità per malattie cardiovascolari o cerebrovascolari.
Prendere più peso dopo la nascita, la pressione arteriosa più alta, la maggior presenza di VAT e un maggior cambiamento nei livelli di VAT durante la crescita erano associati ad un maggiore IMT in età adolescenziale. Un più alto BMI, aumento del BMI e VAT da bambini erano associati ad un maggiore rigidità carotidea in adolescenza.
Sottolineando il ruolo del VAT,l’aumento di questo parametro si traduce in un aumento dell’IMT e dello stiffness arterioso in adolescenza. Precedenti studi avevano dato risultati contrastanti [4,5], il valore aggiunto di questo trial sta nel fatto che gli autori hanno valutato direttamente la presenza di grasso viscerale (mediante ultrasuoni) piuttosto che un generico valore di adiposità addominale. L’aumento di peso in età giovanile è risultato un fattore di rischio per IMT ma nessuna associazione si è osservata rispetto alla distensibilità carotidea. In generale l’aumento di peso aumenta il rischio di sviluppare fattori di rischio cardiovascolare quali, ad esempio, dislipidemia e diabete [6]. Il ruolo della pressione arteriosa nel promuovere un aumento del IMT è risultato invece in linea con precedenti studi ed è già ampiamento riconosciuto [7]. Fattori chiave nel determinare invece il DC carotideo includono un elevato BMI da neonati, aumento del BMI, la presenza di VAT e cambiamenti nel SAT. L’associazione con BMI sembrerebbe essere dovuta ad un maggior output cardiaco nei soggetti in tale condizione. L’aumento di SAT invece avrebbe un ruolo opposto nei confronti del DC riducendo lo stifness carotideo. Questo ruolo “protettivo del SAT, potrebbe essere dovuto alla produzione di citochine antiinfiammatorie e vasoprotettive [8].
Considerando l’aumento nelle ultime decadi dei tassi di obesità negli adolescenti [9], il più rapido invecchiamento delle arterie che ne consegue potrebbe rendere questi soggetti più propensi a malattie cardio e cerebro vascolari in futuro. L’importanza di questo studio risiede proprio nell’identificazione di esami diagnostici specifici, sicuri ed affidabili potenzialmente utilizzabili nella popolazione pediatrica per attuare campagne di prevenzione efficaci.
Bibliografia:
[1] Berenson GS, Srinivasan SR, Bao W, Newman WP III, Tracy RE, Wattigney WA. Association between multiple cardiovascular risk factors and atherosclerosis in children and young adults: the Bogalusa heart study. N Engl J Med. 1998;338(23):1650-1656. doi:10.1056/NEJM199806043382302
[2] Fain JN, Madan AK, Hiler ML, Cheema P, Bahouth SW. Comparison of the release of adipokines by adipose tissue, adipose tissue matrix, and adipocytes from visceral and subcutaneous abdominal adipose tissues of obese humans. Endocrinology. 2004;145(5):2273-2282. doi:10.1210/en.2003-1336
[3] van der Linden IA, Roodenburg R, Nijhof SL, van der Ent CK, Venekamp RP, van der Laan SEI, Schipper HS. Early-Life Risk Factors for Carotid Intima-Media Thickness and Carotid Stiffness in Adolescence. JAMA Netw Open. 2024 Sep 3;7(9):e2434699. doi: 10.1001/jamanetworkopen.2024.34699. PMID: 39302677; PMCID: PMC11415786.
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[6] Evelein AMV, Visseren FLJ, van der Ent CK, Grobbee DE, Uiterwaal CS. Excess early postnatal weight gain leads to thicker and stiffer arteries in young children.J Clin Endocrinol Metab. 2013;98(2):794-801. doi:10.1210/jc. 2012-3208
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