L’IMPORTANZA DEL PARODONTO
di Claudio Ferri
12 Ottobre 2018

Un sorprendente articolo di Pietropaoli et al, apparso su Hypertension del 22 ottobre, segnala il legame – evidente nella popolazione generale del NHANES statunitense – tra malattia del parodonto e livello pressorio. Il legame, in particolare, tra pressione arteriosa, malattia coronarica ed infiammazione cronica del parodonto era già noto. Tuttavia, la recente rivalutazione del NHANES consente di rilevare come la malattia parodontale sia anche in grado di contrastare l’efficacia dei farmaci antiipertensivi.
Analizzando i dati relativi alla popolazione ipertesa, infatti, la pressione arteriosa sistolica era da 2.3 a 3 mmHg più elevata nel paziente iperteso trattato con periodontite rispetto al paziente iperteso trattato, ma odontoiatricamente sano.

In accordo con ciò, la prevalenza di mancato controllo pressorio era significativamente maggiore tra i pazienti ipertesi trattati con parodontite rispetto a quelli senza parodontite. Anche correggendo per una moltitudine di fattori potenzialmente confondenti, l’impatto negativo della flogosi cronica del parodonto sul controllo pressorio rimaneva evidente.
Nella popolazione generale di ipertesi, pertanto, è opportuno occuparsi del paziente nella sua interezza, senza dimenticare – soprattutto quando si inizia un trattamento farmacologico – la salute orale.

Prof. Claudio Ferri
Direttore della Scuola di Medicina Interna
Università degli Studi L’Aquila