LETTERA AL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI
di Antonella Labellarte
18 Dicembre 2016

Tra pochi giorni Donald Trump, neo eletto Presidente degli Stati Uniti, si insedierà alla Casa Bianca. Si tratta di una delle posizioni più importanti del mondo. Nancy Brown del Board dell’American Heart Association indirizza al Presidente eletto uno scritto pubblicato sulla rivista Circulation il cui avvio è più o meno questo:

”Caro Presidente, benvenuto. …Come nostro nuovo presidente dovrà concentrarsi su molti obiettivi, tra questi uno fondamentale… come assicurare a tutti gli Americani di avere uguali opportunità di vita, libertà e di ricerca della felicità, salvaguardandosi dalle minacce al proprio benessere. Sfortunatamente le vite di troppi Americani vengono precocemente interrotte dai killer n. 1 e n. 5 :  malattia cardiovascolare e stroke. E poiché dobbiamo fronteggiare il devastante risultato di crescenti percentuali di americani sedentari, obesi, diabetici e ipertesi, La sollecito a porre con urgenza al top della lista delle sue priorità la salute della nazione…”

Dopo anni di successi nella cura delle malattie cardiovascolari infatti iniziamo ad osservare nel mondo e soprattutto nelle popolazioni di pazienti più vulnerabili, un peggioramento nella riduzione della mortalità.
La “lettera” della Brown sottolinea con grande lucidità gli aspetti di un intervento ragionato ed intelligente che ponga la salute della collettività tra le priorità della politica.

Assicurare un paritario diritto alla salute.

Ogni comunità e popolazione fronteggia propri fattori di rischio. Un unico approccio al miglioramento della salute equivarrebbe quasi – sostiene la Brown – a prescrivere a tutti il medesimo paio di occhiali pretendendo il raggiungimento del medesimo risultato nella visione. Poiché l’ambiente è un fattore importante nella vita delle comunità occorre che vengano promosse misure locali di intervento che assicurino il supporto alla salute e il raggiungimento del benessere dei residenti.

Il paziente deve essere al centro della ricerca scientifica.

Nessuno più dei pazienti conosce le necessità e le sfide quotidiane del proprio stato di malattia. I tradizionali modelli di ricerca scientifica devono pertanto divenire più moderni mettendo al centro dei propri obiettivi la ricerca di trattamenti “tagliati su misura” per le specifiche esigenze dei pazienti. L’American Heart Association in collaborazione con il Patient Centered Outcomes Research Institute, ha lanciato una campagna che chiede a professionisti sanitari, pazienti, ricercatori e pubblico generale di individuare i progetti di ricerca più utili per il raggiungimento del benessere dei pazienti. La campagna prevede che i progetti vengano premiati. La riflessione collettiva quindi al servizio degli obiettivi più ambiziosi.

Investire in nuovi modelli di ricerca per accelerare il progresso.

Ancora oggi esistono problemi evidenti nella comunità della ricerca scientifica: manca ad esempio spesso l’integrazione dei dati tra diversi istituti, manca la collaborazione tra entità pubbliche, private e organismi governativi, spesso i ricercatori spendono gran parte del loro tempo nella ricerca di finanziamenti e nello scrivere le richieste per ottenerli, sottraendo così tempo prezioso allo studio. Occorre ancora ad esempio consentire l’integrazione tra dati relativi al genoma e quelli relativi al fenotipo dei pazienti.

Promuovere la cultura della salute nelle comunità.

Semplicemente, ad esempio, sostenendo mezzi “attivi” di spostamento per raggiungere il lavoro come la bicicletta o il camminare; sostenendo politiche agricole dirette alla produzione di cibi sani e nutrienti; raccomandando il controllo delle calorie nei ristoranti, o l’adozione di una sana assunzione del sale nella dieta quotidiana; regolamentando i nuovi prodotti elettronici per il fumo, monitorandone l’impatto sulla salute… E gli esempi sono ancora molti.

L’interessante articolo che si consiglia di leggere conclude:

“… Ogni giorno Lei avrà l’onore e la responsabilità di posare la sua mano sul cuore battente della storia Americana. Saprà dei successi e degli insuccessi delle persone, dei loro sogni e delle loro speranze, delle loro preoccupazioni e paure che le porranno la più semplice e importante delle domande: come posso essere d’aiuto?..” 

In tempi in cui siamo quotidianamente alle prese con i problemi della nostra collettività e dei nostri incerti governi auspichiamo che anche i nostri governanti si pongano sani obiettivi e semplici domande per il bene della collettività.

Buon anno nuovo.

Fonti

Nancy Brown. Address to the Incoming US President. Circulation 2016;134:1513-1515

Antonella Labellarte
Cardiologa
Ospedale S. Eugenio, Roma