La dieta del diabetico
di Comitato Scientifico del C.L.I.

Le proteine non presentano alcuna controindicazione, l’essenziale è evitare le carni grasse. La razione di grassi dovrà essere composta per metà da grassi saturi (burro, creme, grassi della carne e del latte) per metà di acidi grassi insaturi (olii vegetali). Fra gli zuccheri dovrà consumare solamente quelli a lento assorbimento che fanno salire assai gradualmente la glicemia: pane, fecola, legumi secchi, patate, riso, cereali.
Il fabbisogno calorico del diabetico è identico a quello del non diabetico della stessa età. Non esistono diete standard; questa deve essere stabilita caso per caso dal medico tenendo conto delle necessità alimentari legate all’età, alla professione, all’attività svolta e al comportamento della glicemia. Alcuni anni fa venne rilevato che i cambiamenti del tipo di dieta con l’impoverimento di fibre sembravano aver coinciso, in certe popolazioni almeno, con l’aumento della frequenza del diabete. Un’alimentazione ricca di fibre vegetali, provenienti da frutti, da legumi freschi, dal pane integrale, accelera il transito intestinale, cioè il passaggio degli alimenti nell’intestino. Questa accelerazione avrebbe l’effetto di ridurre l’assorbimento degli zuccheri da parte dell’intestino, che evita la brusca salita del tasso glicemico post-prandiale. Alcune esperienze nutrizionali hanno dimostrato che un’elevata quantità di fibre contribuisce all’equilibrio del diabetico. Arricchire la dieta di fibre vegetali non significa mangiar crusca a tutti i pasti; il pane integrale e soprattutto abbondanti alimenti vegetali sono adatti a fornire ogni giorno una sufficiente razione di fibre.
Gli sport non soltanto non devono essere vietati alla maggioranza dei diabetici, ma costituiscono un vero mezzo di terapia che facilita la migliore utilizzazione del glucosio, un migliore equilibrio metabolico e, spesso, la ripresa del dinamismo psicologico. Come abbiamo visto sono consigliabili le attività fisiche relativamente dolci e regolari. Lo sport deve essere invece sconsigliato ai diabetici non equilibrati.
È soprattutto importante che il diabetico faccia frequenti controlli sia presso il centro antidiabetico sia da solo.
Le strisce reattive consentono, secondo la colorazione che assumono, di determinare il tasso di zucchero nelle urine.
Esiste una variante a questo test rappresentata dalle compresse che variano di colore secondo la quantità di zucchero presente nelle urine. Il tasso di zucchero nel sangue può essere determinato anch’esso dal diabetico col semplice prelievo di una goccia di sangue da un dito, questa viene posta su una striscia speciale che viene introdotta nell’apparecchio che legge con precisione la glicemia. La valutazione dell’emoglobina glicosilata viene fatta in laboratorio e stabilisce quanto glucosio è legato all’emoglobina dei globuli rossi. Nel soggetto normale questo non supera il 5 per cento, nel diabetico bene equilibrato non supera mai l’8,5 per cento. Questo esame permette di dire se il diabete è stato ben equilibrato durante i due o tre mesi precedenti.