Il sistema elettrico del cuore
di Comitato Scientifico del C.L.I.

Il muscolo cardiaco è fornito di un minuscolo generatore di impulsi elettrici, costituito da speciali cellule che automaticamente e ritmicamente si ricaricano di energia e la scaricano non appena questa ha raggiunto un certo valore.
È il “nodo del seno”, la struttura che genera la carica elettrica sufficiente a provocare la contrazione del cuore e governa l’attività cardiaca. L’impulso elettrico generato dal nodo del seno si propaga in maniera ordinata e successiva a tutte le fibre muscolari degli atri e dei ventricoli, seguendo alcuni percorsi ben precisi, formati da cellule che hanno sviluppata la capacità di trasportare gli impulsi elettrici. Tutto ciò potrebbe essere paragonato a dei cavi e dei fili di un sofisticato impianto elettrico molto ramificato, interamente attivabile da un solo interruttore.
Questo meraviglioso apparato ha i suoi possibili malfunzionamenti, ma prima che l’interruttore non attivi più il sistema, o proprio non si accenda, ce ne vuole.
Se il guasto avviene in un “filo” periferico l’arrivo dell’impulso alle cellule muscolari è assicurato tramite gli altri fili, e si ha solo un piccolo ritardo di attivazione in alcune parti del cuore. Se il guasto riguarda i cavi più grossi oppure se ad ammalarsi è il nodo del seno per cui la frequenza degli impulsi generati in ogni minuto rallenta, si verifica la necessità di intervenire con un generatore elettrico artificiale, detto “pacemaker”. È bene sapere anche che il sistema elettrico del cuore è influenzato, tramite il sistema nervoso involontario, da tutte le attività dell’organismo umano. Infatti qualunque cosa si faccia (leggere, dormire, mangiare, correre, ecc.), è indispensabile che la pompa cardiaca adegui la sua portata alle esigenze dell’organismo; ciò è possibile se l’interruttore del circuito elettrico si apre e si chiude con ritmi che scandiscono le contrazioni del cuore con una frequenza adeguata alle necessità. Perché gli impulsi elettrici e la loro conduzione a tutte le sezioni del cuore avvenga con regolarità è indispensabile che le cellule miocardiche siano sane e bene nutrite. Come tutti gli altri muscoli ed organi, anche il cuore per il suo nutrimento, ha bisogno di sangue: ma per questo non utilizza quello che lo attraversa, bensì quello rifornitogli dalle arterie coronarie. Quindi il cuore è l’unico organo che “nutre” se stesso. Per il buon funzionamento del cuore è indispensabile il buon funzionamento delle coronarie: se le coronarie si restringono e portano meno sangue risultano compromesse sia l’attività elettrica sia la capacità di contrarsi.
L’elettricità che si produce nel cuore viene registrata per mezzo dell’elettrocardiogramma. Nel miocardio sano vi è una normale attività elettrica e l’elettrocardiogramma risulta normale; nelle zone di miocardio mal irrorate e sofferenti, la produzione e la trasmissione di elettricità è alterata e l’elettrocardiogramma evidenzia varie anomalie. Qualche volta può accadere che l’impulso alla contrazione sia generato in sedi differenti dal nodo del seno. Si tratta in genere di gruppi di cellule che per uno o più battiti provvedono a fornire l’impulso idoneo alla contrazione cardiaca, turbando l’origine abituale di distribuzione dello stimolo. Sono queste le extrasistoli, responsabili di sensazioni vaghe di malessere (cuore che fa i salti o le capriole) e di una irregolarità del battito cardiaco. Talora, poi, si creano situazioni particolari per cui l’impulso elettrico non si esaurisce, ma attiva un piccolo circuito in maniera continuativa; questo, a sua volta, diventa il punto di partenza di stimoli molto ravvicinati che si propagano a tutta la massa muscolare del cuore. È questo un esempio di tachicardia parossistica.