IL FUMO DI SIGARETTA: È VERAMENTE UN PROBLEMA PER LA SALUTE?
di David Mocini
29 Maggio 2013

In una serie di articoli vogliamo affrontare il problema del fumo di sigaretta per aprire con i lettori interessati un dibattito sull’argomento, fornire alcune informazioni importanti e alcuni consigli su come si possa smettere di fumare in maniera serena.
Partiamo dalle informazioni e in particolare proviamo a rispondere alle seguenti domande:

1) quanti sono i fumatori oggi in Italia
2) quante sono le persone che muoiono a causa del fumo di sigaretta
3) quali sono le più comuni malattie provocate dal fumo.

In Italia fumano circa 12 milioni di persone, circa 30 non fumano e non hanno mai fumato, circa 8 hanno fumato in passato ma hanno smesso stabilmente. Se guardiamo cosa è successo in Italia negli ultimi 50 anni ci rendiamo conto che nel 1957 circa il 70% degli uomini fumava con una riduzione negli anni che ha portato al 28% circa attuale. Al contrario, sempre nel 1957 solo il 6% delle donne fumava mentre ora sono diventate circa il 20%. Insomma la percentuale di uomini che fumano si è ridotta mentre la percentuale di donne fumatrici è aumentata. La media tra uomini e donne è di circa il 24%.

E i giovani? In genere a 15 anni fuma circa il 20% dei ragazzi mentre a 23 anni questa percentuale sale al 26%, un valore superiore a quello degli adulti. Questo dato è molto preoccupante. I giovani sembrano non imparare dagli errori dei padri.

Ma quante persone muoiono di malattie prodotte dal fumo?

Si calcola che in Italia muoiano ogni anno circa 80.000 persone per una malattia prodotta dal fumo di sigaretta.
Se dividiamo per 365 (cioè per i giorni dell’anno) tale cifra otteniamo il valore di 220 persone. In sostanza le sigarette provocano tanti morti quanti se ne otterrebbero se cadesse ogni giorno dell’anno un aereo di linea e non si salvasse nessuno!

Quali sono le principali malattie prodotte dal fumo?
In tabella 1 sono riportate alcune delle malattie principali. Le più importanti da un punto di vista numerico sono il cancro del polmone, le malattie infiammatorie croniche dell’apparato respiratorio (la bronchite cronica) e le sindromi coronariche acute con l’infarto miocardico acuto in prima fila.
Possiamo affermare che il numero di tumori del polmone prodotti dalle sigarette è di circa 24.000 ogni anno. Un numero di decessi analogo avviene per infarto miocardico prodotto dal fumo.

Esprimere il concetto che il fumo fa molto male sia al singolo individuo che a tutta la popolazione italiana è difficile semplicemente elencando le cifre perché i numeri sono aridi e mal rappresentano il dramma che dietro ad esse si cela.
Proviamo a vedere l’argomento da un altro punto di vista.

Il fumo provoca la morte della metà delle persone che fumano. In altre parole se guardiamo un gruppo di persone che fumano metà di loro morirà di una malattia prodotta dal fumo. Ci sono poi delle persone particolarmente sensibili al danno prodotto dal fumo. Questi individui che rappresentano circa un sesto (16%) di tutti i fumatori moriranno in un periodo di vita compreso tra 35 e 69 anni per una malattia prodotta dal fumo con una perdita di vita media di circa 20 anni.

Ma perché il fumo fa male? Quali sono le sostanze che provocano il danno e perché non è possibile eliminarle?


In figura 1 sono riportate le 4 categorie di sostanze presenti nel fumo di sigaretta.
Il fumo si genera per combustione delle foglie di tabacco e della carta che le contiene. Sono state individuate circa 4000 sostanze all’interno del fumo di sigaretta ma in realtà solo di una minima parte di esse si conoscono gli effetti.
La nicotina ha un ruolo particolare nel fumo di sigaretta. E’ la sostanza che genera la dipendenza. Il fumatore non riesce a smettere di fumare a causa della presenza della nicotina. E’ possibile creare delle sigarette senza la nicotina ma l’industria del tabacco non è interessata a produrle per un motivo molto semplice: se il fumatore non diventa dipendente smette di fumare e quindi non compra più le sigarette.

Le sigarette dunque fanno molto male a chi fuma e generano un elevato numero di morti e malati. Il fumo non è semplicemente una causa di morte ma bensì, come sottolinea l’Organizzazione Mondiale della Sanità è la PRIMA causa di morte rimovibile del mondo occidentale.
In alcuni casi le malattie sono ben note ma in altri casi sono insospettabili e sono state identificate solo recentemente come ad esempio la riduzione della potenza virile nel maschio o l’effetto “invecchiamento” della pelle nelle donne (tabella I).

Ma il fumo passivo? Nella prossima puntata parleremo del fumo passivo e di cosa si sa su di esso. In particolare parleremo dell’effetto sui bambini e sul feto quando sta crescendo nel grembo materno.

Dott. David Mocini
ACO San Filippo Neri
UOS Prevenzione Cardiovascolare