Il depresso fibrilla di più
di Filippo Stazi
18 Gennaio 2022

La presenza di depressione si associa ad un aumentata probabilità di insorgenza di fibrillazione atriale (FA). Questo è quanto emerge da uno studio osservazionale sucoreano recentemente pubblicato (1).

Nei pazienti con FA la prevalenza della depressione oscilla, a seconda delle casistiche, tra l’8 e il 38% ed è nettamente superiore a quella della popolazione generale (1-2%). Mentre è ormai assodato che la presenza dell’aritmia aumenta il rischio di sviluppare la depressione, non è ancora chiaro se il disturbo del tono dell’umore è in grado di incrementare la probabilità di sviluppare l’alterazione del ritmo cardiaco. Questa possibilità ha validi presupposti razionali, in quanto è già stato dimostrato in altri contesti (2) che la depressione potenzia l’attività simpatica. Gli studi finora disponibili hanno, però, fornito risultati contrastanti. Per approfondire le conoscenze sull’argomento un gruppo sud coreano ha analizzato, basandosi sul database del locale sistema sanitario, i dati di 5.031.222 soggetti, con età media di 47 anni e con leggera prevalenza (55 vs 45%) del sesso maschile. I pazienti con meno di 20 anni, precedente diagnosi di FA, storia di stenosi mitralica o di valvulopatia trattata chirurgicamente sono stati esclusi dalla valutazione. Circa 150.000 di questi soggetti aveva ricevuto, nell’anno precedente l’inclusione nello studio, una diagnosi di depressione. I soggetti depressi erano più anziani (57 vs 47 anni), più frequentemente di sesso femminile (65 vs 45%) ed avevano maggiore probabilità di presentare diabete (15 vs 8,5%), ipertensione (44 vs 26%), dislipidemia (31 vs 18%), scompenso (1,7 vs 0,5%) e tireopatia (8 vs 3%). Nei successivi 10 anni di follow up la probabilità di nuova insorgenza di FA è risultata significativamente maggiore nei soggetti con depressione rispetto a quelli che non presentavano tale disturbo (HR 2,36, p < 0.001), con un’incidenza dell’aritmia di, rispettivamente, 4,37 per 1.000 persone/anno e di 1,86 per 1.000 persone/anno. Tale aumento del rischio di FA progrediva costantemente per tutta la durata dell’osservazione. Dopo analisi multivariata, con aggiustamento dei risultati per età, sesso, dislipidemia, ipertensione, BMI, abitudine tabagica, tireopatia, scompenso e attività fisica, la presenza di depressione comportava ancora un aumentato rischio di FA del 25% (HR 1,25, p < 0,001). Il rischio aritmico era inoltre maggiore nelle forme più severe del disturbo psicologico, quelle con manifestazioni recidivanti, in cui, dopo l’analisi multivariata, si assisteva ad un’aumentata probabilità di FA del 32% (HR 1,32, p < 0,001). L’incidenza dell’aritmia è risultata di 5,55 per 1.000 persone/anno nelle forme di depressione recidivante, di 3,44 per 1.000 persone/anno nelle forme depressive più lievi e, infine, di 1,86 per 1.000 persone/anno nei soggetti senza disturbi psichici.

Due ulteriori dati molto significativi sono emersi dallo studio. Il primo è che l’interazione tra depressione e FA si è verificata maggiormente nei soggetti con meno di 65 anni e, particolarmente, nella fascia d’età 20-39 anni (HR 1,58), mentre l’aumento del rischio aritmico è rimasto contenuto (HR 1,17) negli over 65 anni. Il secondo risultato di rilievo è che, in presenza di depressione, il rischio di FA è maggiore nelle donne che negli uomini (HR 1,32 vs 1,17). Non è chiaro il perché di queste due osservazioni. Nella prima è possibile che nei soggetti più anziani l’aumentata probabilità della FA, indotta dall’età, offuschi il possibile ruolo causale della depressione mentre, per la seconda, si può speculare un possibile ruolo dei bassi livelli degli estrogeni, che sono protettivi anche nei confronti delle aritmie, e che sono appunto ridotti nelle pazienti con depressione, specie severa (3).

Ulteriori studi potranno forse in futuro dirci se il trattamento della depressione, specie nei giovani e nelle donne, può prevenire la comparsa di FA.

Bibliografia

  1. Kim YG, Lee KN, Han KD et al. Association of depression with atrial fibrillation in south Korean adults. JAMA Network Open 2022; 5 (1):e2141772 doi:10.1001/jamanetworkopen.2021.41772
  2. Shi S, Liang J, Liu T et al. Depression increases sympathetic activity and exacerbates myocardial remodeling after myocardial infarction: evidence from an animal experiment. PLoS One 2014; 9(7):e101734. Doi:10.1371/journal.pone.0101734
  3. Lei R, Sun Y, Liao J et al. Sex hormone levels in females of different ages suffering from depression. BMC Womens Health 2021; 21 (1): 215