Esistono biomarcatori ematici clinicamente utili nella valutazione del paziente con stenosi valvolare aortica severa asintomatica?
di Simone Budassi
10 Giugno 2025

Se esistesse un biomarker ematico che suggerisse il timing per l’intervento di sostituzione valvolare percutanea (TAVI), in pazienti con stenosi valvolare aortica severa asintomatici,  sarebbe un valido aiuto, rapido, accessibile e indipendente da visite specialistiche per la sua interpretazione.

Il trial EARLY TAVR (Evaluation of TAVR Compared to Surveillance for Patients With Asymptomatic Severe Aortic Stenosis) [1] ha testato, in modo prospettico e randomizzato, se l’impianto di protesi valvolare transcatetere precoce potesse offrire benefici clinici superiori, rispetto alla tradizionale sorveglianza clinica fino alla comparsa dei sintomi. Il trial ha dimostrato superiorità del trattamento precoce in termini di outcomes (Endpoint primario composito di morte, ictus ospedalizzazioni 26.8% vs 45.3%  (HR) di 0,50 (IC 95%, 0,40-0,63; p<0,001). Durante lo studio sono stati raccolti, in maniera sistematica e prospettica, campioni ematici di peptide natriuretico atriale (NT-proBNP) e troponina cardiaca ad alta sensibilità (hs-cTnT) come strumenti per individuare pazienti silenti ma biologicamente instabili.

Nel sottostudio di Lindman e colleghi, recentemente pubblicato su Circulation [2], l’ipotesi era quella che pazienti con più alti valori di questi biomarkers, indice di maggiore stress cardiaco, avessero un più alto tasso di eventi e quindi potessero avere il maggior beneficio dall’intervento stesso (per l’unloading del ventricolo sinistro)  rispetto ai pazienti con biomarkers non elevati. Precedenti studi hanno correlato l’elevazione di biomarkers come NT-proBNP e la hs-cTnT con outcomes peggiori e con disfunzione ventricolare sinistra [3,4,5] ma nessuno l’aveva mai valutato in maniera prospettica.

Tra i 901 pazienti arruolati nello studio EARLY TAVR, in 798 (l’89%) sono stati collezionati i valori ematici di biomarcatori cardiaci, con livelli mediani di NT-proBNP pari a 287 pg/mL e di hs-cTnT pari a 14,6 ng/L. In generale valori più elevati di entrambi i biomarcatori sono risultati associati a un maggior rischio di eventi avversi (Endpoint primario stesso dello studio principale, un composito di morte, ictus e ospedalizzazione cardiovascolare). Tuttavia, l’analisi non ha evidenziato interazioni significative tra i livelli basali di biomarcatori e il tipo di trattamento (TAVR precoce vs sorveglianza) per endpoint compositi o singoli. L’effetto benefico del trattamento con TAVR precoce, rispetto alla sorveglianza, è stato costante indipendentemente dalle concentrazioni basali dei biomarcatori. Questa affermazione era vera quando i biomarcatori erano analizzati in terzili o elevati contro normali.  Quando analizzati in maniera continua, si è evidenziato un trend verso un maggior beneficio della TAVR precoce tra i pazienti con i livelli di biomarcatori più bassi, piuttosto che quelli più alti, contrariamente a quanto inizialmente ipotizzato.

In conclusione, come atteso, pazienti con biomarcatori elevati avevano un più alto tasso di eventi. L’ipotesi iniziale, che prevedeva un maggiore beneficio della TAVIR precoce in questi pazienti non è stata confermata, al contrario il beneficio relativo della TAVR anticipata era più pronunciato nei pazienti con livelli più bassi di biomarcatori.

In altre parole tra i pazienti con stenosi valvolare aortica asintomatica i livelli di NT-proBNP e di hs-cTnT non sono risultati utili nel guidare la decisione clinica sul timing per la TAVR.

Bibliografia:

[1] Généreux P, Schwartz A, Oldemeyer JB, Pibarot P, Cohen DJ, Blanke P, Lindman BR, Babaliaros V, Fearon WF, Daniels DV, Chhatriwalla AK, Kavinsky C, Gada H, Shah P, Szerlip M, Dahle T, Goel K, O’Neill W, Sheth T, Davidson CJ, Makkar RR, Prince H, Zhao Y, Hahn RT, Leipsic J, Redfors B, Pocock SJ, Mack M, Leon MB; EARLY TAVR Trial Investigators. Transcatheter Aortic-Valve Replacement for Asymptomatic Severe Aortic Stenosis. N Engl J Med. 2025 Jan 16;392(3):217-227. doi: 10.1056/NEJMoa2405880. Epub 2024 Oct 28. PMID: 39466903.

[2] Lindman BR, Pibarot P, Schwartz A, Oldemeyer JB, Su YR, Goel K, Cohen DJ, Fearon WF, Babaliaros V, Daniels D, Chhatriwalla A, Suradi HS, Shah P, Szerlip M, Mack MJ, Dahle T, O’Neill WW, Davidson CJ, Makkar R, Sheth T, Depta J, DeVries JT, Southard J, Pop A, Sorajja P, Hahn RT, Zhao Y, Leon MB, Généreux P; EARLY TAVR Trial Executive Committee and Study Investigators. Cardiac Biomarkers in Patients With Asymptomatic Severe Aortic Stenosis: Analysis From the EARLY TAVR Trial. Circulation. 2025 Jun 3;151(22):1550-1564. doi: 10.1161/CIRCULATIONAHA.125.074425. Epub 2025 Mar 31. PMID: 40163596; PMCID: PMC12124205.

[3] Clavel MA, Malouf J, Michelena HI, Suri RM, Jaffe AS, Mahoney DW, Enriquez-Sarano M. B-type natriuretic peptide clinical activation in aortic stenosis: impact on long-term survival. J Am Coll Cardiol. 2014 May 20;63(19):2016-25. doi: 10.1016/j.jacc.2014.02.581. Epub 2014 Mar 26. PMID: 24657652.

[4] Chin CW, Shah AS, McAllister DA, Joanna Cowell S, Alam S, Langrish JP, Strachan FE, Hunter AL, Maria Choy A, Lang CC, Walker S, Boon NA, Newby DE, Mills NL, Dweck MR. High-sensitivity troponin I concentrations are a marker of an advanced hypertrophic response and adverse outcomes in patients with aortic stenosis. Eur Heart J. 2014 Sep 7;35(34):2312-21. doi: 10.1093/eurheartj/ehu189. Epub 2014 May 14. PMID: 24829362; PMCID: PMC4156973.

[5] Perry AS, Stein EJ, Biersmith M, Fearon WF, Elmariah S, Kim JB, Clark DE, Patel JN, Gonzales H, Baker M, Piana RN, Mallugari RR, Kapadia S, Kumbhani DJ, Gillam L, Whisenant B, Quader N, Zajarias A, Welt FG, Bavry AA, Coylewright M, Gupta DK, Vatterott A, Jackson N, Huang S, Lindman BR. Global Longitudinal Strain and Biomarkers of Cardiac Damage and Stress as Predictors of Outcomes After Transcatheter Aortic Valve Implantation. J Am Heart Assoc. 2022 Oct 4;11(19):e026529. doi: 10.1161/JAHA.122.026529. Epub 2022 Sep 29. PMID: 36172966; PMCID: PMC9673742.