Differenze tra i due sessi nell’outcome dell’infarto acuto del miocardio: penalizzate le giovani donne
di Camilla Cavallaro
09 Maggio 2023

L’infarto acuto del miocardio (IMA) può avere esiti differenti nei due sessi. Tra i pazienti più giovani la mortalità dopo IMA è risultata infatti essere più elevata negli individui di sesso femminile (1). Nello specifico, le giovani donne (< 55 anni) che hanno subito un IMA sono risultate essere più vulnerabili nei 12 mesi successivi all’evento acuto. Queste sono le conclusioni di uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Jacc (2).

Per giungere a queste conclusioni, gli autori si sono basati sui dati dello studio VIRGO (Variation in Recovery: Role of Gender on Outcomes of Young AMI Patients) che ha coinvolto 2979 pazienti di età compresa tra 18 e 55 anni, di cui il 70% erano donne, provenienti da 103 ospedali statunitensi. I dati sono stati raccolti per un periodo di 12 mesi successivi alla dimissione dopo l’IMA.

E’ stata calcolata l’incidenza di eventi avversi specifica per sesso. Le donne incluse nell’analisi avevano un’elevata prevalenza di comorbidità (obesità, scompenso cardiaco congestizio, pregresso stroke, insufficienza renale e storia di depressione (48.7% vs 24.2%).

Risultati dello studio:

Il 30,4% dei pazienti ha avuto almeno un’ospedalizzazione durante il periodo di follow-up di 12 mesi. In particolare, le pazienti donne hanno mostrato una maggiore incidenza di eventi avversi nel follow up rispetto ai pazienti di sesso maschile. Le principali cause di ospedalizzazione sono state le patologie coronariche, che si sono verificate tra le donne con un’incidenza del 171,8 [IC del 95%: 153,6-192,2] rispetto al 117,8 [IC del 95%: 97,3-142,6] tra gli uomini. Inoltre, le donne hanno mostrato un’incidenza significativamente più elevata di ospedalizzazioni per cause non cardiologiche (145,8 vs 69,6) rispetto agli uomini.

Tra i due sessi le donne sono risultate essere più predisposte alle ospedalizzazioni per  patologie coronariche (HR: 1,33; IC del 95%: 1,04-1,70; P = 0,02); tale differenza è però risultata significativa solo per le ospedalizzazioni per cause non cardiache (HR: 1,51; IC del 95%: 1,13-2,07; P = 0,01).

Conclusioni:

In sintesi, lo studio ha dimostrato come le giovani donne dopo un infarto acuto abbiano maggiori probabilità di andare incontro ad eventi avversi rispetto ai loro coetanei di sesso maschile. Nel periodo di 12 mesi dopo l’infarto, queste pazienti hanno mostrato una maggiore tendenza alla riospedalizzazione per problemi cardiologici o ad altre patologie. L’incidenza degli eventi avversi ha raggiunto il picco nel primo mese dopo la dimissione. 

Questi dati suggeriscono come sia necessario prestare particolare attenzione alle donne giovani con cardiopatia ischemica, fornendo loro cure e controlli più mirati e specifici per garantire una migliore qualità di vita dopo l’evento.

Un interessante commento presente nell’editoriale del lavoro evidenzia come troppo spesso il modello di paziente cardiopatico che viene presentato e diffuso sia di sesso maschile e generalmente di età avanzata; questo porterebbe le donne affette da cardiopatia ischemica ad essere meno consapevoli del rischio a cui vanno incontro sottovalutando le cure necessarie.

In generale, la prevenzione e la cura delle malattie cardiovascolari devono essere una priorità per le donne di tutte le età, in modo da ridurre il rischio di infarto e migliorare la loro qualità di vita. Sarebbe importante riuscire ad andare oltre i tradizionali fattori di rischio,  considerando anche fattori più specifici che potrebbero interferire con l’outcome delle giovani donne,  come per esempio le patologie autoimmuni, le patologie ginecologiche (preclamsia, nascita pretermine) e le patologie psichiatriche (disturbo ansioso e depressione).

Referenze:

Arora S., Stouffer G.A., Kucharska-Newton A.M., et al. “Twenty year trends and sex differences in young adults hospitalized with acute myocardial infarction”. Circulation . 2019;139:1047-1056

Sawano M, Lu Y, Caraballo C; Sex difference in outcomes of acute myocardial infarction in young patients, J Am Coll Cardiol. 2023 May, 81 (18) 1797–1806

Gulati M et al, Editorial Comment: Increased Rehospitalization in Young Women With Acute Myocardial Infarction at 1 Year: Adding Insult to Infarct. J Am Coll Cardiol. 2023 May, 81 (18) 1807–1809