Negli ultimi dieci anni diversi studi hanno mostrato che saltare la colazione è associato a una serie di alterazioni in grado di condurre allo sviluppo di sindrome metabolica e diabete e di incrementare il rischio di malattia coronarica e stroke. La colazione è il primo pasto del giorno e si ritiene che possa fornire un importante contributo in alimenti altamente nutritivi. Una buona colazione che contribuisca almeno per il 20% al fabbisogno energetico quotidiano si associa generalmente ad un minor consumo durante il giorno di alimenti non salutari.
Su un recente numero di JACC è stato pubblicato il lavoro di Uzhova e colleghi che, affrontando la “questione colazione”, hanno effettuato un’analisi dello studio epidemiologico prospettico PESA (Progression of Early Subclinical Atherosclerosis) condotto su una coorte di soggetti adulti asintomatici (età compresa tra 40 e 54 anni). Ebbene lo studio ha mostrato una maggiore prevalenza di aterosclerosi sub-clinica nei soggetti che abitualmente non fanno colazione.
Le abitudini dietetiche e di vita sono molto cambiate e si stima attualmente che circa il 20-30% degli adulti salti la colazione mattutina. L’altra faccia della medaglia è il progressivo diffondersi di obesità e dei disturbi cardiometabolici associati. Gli effetti avversi sono stati osservati già nell’età giovanile: in uno studio condotto su 5625 studenti (età 10-18 anni) i valori medi di trigliceridi, colesterolo LDL, pressione sistolica e body mass index erano più elevati, il colesterolo HDL più basso, in coloro i quali solo raramente facevano la prima colazione rispetto agli altri.
E’ vero d’altronde che spesso chi salta la colazione mattutina associa anche altre abitudini di vita non salutari: ad esempio assumere cibo durante la notte provoca degli effetti neurormonali che alterano l’attività dei geni che controllano il ritmo circadiano; più frequentemente questi soggetti sono fumatori, consumatori di alcool ed hanno una vita più sedentaria.
Ma se molto è il lasso di tempo che intercorre tra l’assumere uno stile di vita poco salutare e la comparsa di eventi, e se è vero che molto poco sappiamo di quello che accade nel frattempo nei nostri organismi, lo studio recentemente pubblicato ha il pregio di fornire delle informazioni di grande valore clinico, avendo dimostrato con tecniche ben consolidate quali l’ultrasonografia vascolare e la TC cardiaca, la presenza di aterosclerosi sub clinica in una coorte di soggetti senza patologie cardiovascolari di base.
Il messaggio dello studio è quindi importante: saltare la prima colazione, che gli autori hanno valutato in particolare tra le abitudini dietetiche sbagliate, rappresenta un marker di uno stile di vita non salutare che si instaura precocemente e, se non modificato, può condurre ad eventi clinici cardiovascolari.
Il vecchio adagio che la prima colazione è il pasto più importante della giornata trova oggi anche qualche fondamento scientifico.
Fonti:
Uzhova I, Fuster V, Fernández-Ortiz A, et al. The importance of breakfast in atherosclerosis disease: insights from the PESA study. J Am Coll Cardiol 2017;70:1833–42.
Prakash Deedwania, Tushar Acharya. Hearty Breakfast for Healthier Arteries
http://dx.doi.org/10.1016/j.jacc. 2017.08.054
Antonella Labellarte
Cardiologa
Ospedale S. Eugenio, Roma