“TUTTA SALUTE A ROMA”
di Antonella Labellarte
13 Settembre 2017

C’è un gruppo di persone a Roma che da anni, l’esperienza è iniziata nel 2013, si riunisce spontaneamente per camminare per le strade della città. E’ tutto molto semplice: una mailing-list, un appuntamento, un percorso che qualche fedele del gruppo generosamente organizza per tutti gli altri. Otto, nove km una volta alla settimana alle 20.30 della sera per i quartieri di una delle città più belle del mondo. Dal 2013 ad oggi alcuni di loro hanno camminato tutti i mercoledì e più o meno hanno percorso circa 1500 km… Sono andata un paio di sere a conoscerli. Ma non si tratta solo di camminare… Alle spalle c’è un’idea che riporto a seguire citando i frammenti di un’intervista di Mauro Palazzi che ha cominciato tanto tempo fa a camminare con i suoi “pazienti”-

“Il progetto dei gruppi di cammino è nato a Cesenatico nel 2007 e ha preso il nome Cesenatico cammina. È nato dall’idea di aiutare le persone a fare delle scelte di salute che prevedessero più attività fisica”.
“Uno dei problemi più grossi che abbiamo dal punto di vista epidemiologico – ci racconta Mauro Palazzi, ideatore dell’iniziativa – è il crescente numero di malattie cronico degenerative che hanno, tra i fattori di rischio, la sedentarietà e lo scarso movimento. La nostra società oggi è molto tecnologica, automatizzata. I ritmi di lavoro tendono a mantenere la sedentarietà”.

Da qui l’idea di organizzare delle camminate serali, aperte a tutti i cittadini con diversi itinerari nella città. “Dobbiamo aiutare le persone a conquistare questo stile di vita attivo. Lo scopo del progetto è quello di facilitare le persone, dando loro delle opportunità semplici, accessibili a tutti e piacevoli, perché deve essere anche divertente fare delle cose per cui si sta bene”.

L’idea di per sé è semplicissima. “E questa è una cosa rivoluzionaria per la nostra società, dove si tende sempre a dare soluzioni complicate e costose”. Inoltre, dal punto di vista economico è una soluzione quasi a costo zero… La via migliore per diffonderla è stata il passaparola. Ecco spiegato come percepire il benessere, divertendosi. Promuovendo la salute si è promossa anche la socialità e l’incontro tra le persone. “Se questo progetto è nato dall’idea di intervenire su un fattore di rischio per promuovere la salute, ci siamo accorti fin da subito che avevamo utilizzato una formula che aveva anche un impatto importantissimo dal punto di vista delle relazioni e della socialità”.

Si è creata così una vera e propria comunità, con persone di tutte le età, dai sedici ai novant’anni. 

Due terzi dei partecipanti solitamente sono donne, che in genere hanno più difficoltà a fare attività fisica nella loro quotidianità. Le camminate hanno una durata di circa un’ora. A Cesena, in una di queste serate, hanno partecipato 1250 persone contemporaneamente. “È importante che questa attività rimanga piacevole, ripetere lo stesso itinerario è noioso”. Per questo si sono creati decine di itinerari diversi. Si è andati così a scoprire degli angoli del territorio che non si conoscevano. Grazie a questo progetto molti hanno riscoperto la loro città. L’iniziativa si è così diffusa in tutta Italia, dalla Calabria al Trentino. Non ci sono sponsor di alcun tipo o legami con i partiti politici. “Il messaggio politico è implicito ad un tipo di camminata come questa: vuol dire fare una cosa ecologica, insieme con gli altri, riappropriandosi della propria città, ritornando ad abitare dei propri spazi, spesso abbandonati. Questo è un atto politico, ma non deve essere ideologico o partitico”. 

Molte delle persone che hanno partecipato a Cesena Cammina, erano giovani che non avevano più i soldi per la palestra. “Questo è un intervento di medicina sociale”. Ci spiega in dettaglio la filosofia che sta dietro a questo tipo di interventi. “Nella medicina passiva, io dottore sono nell’ambulatorio e ti attendo. Questo tipo di medicina è invece pro-attiva. Vado a conoscere la comunità, e cerco una terapia. Non si interviene sul singolo ma sulla popolazione”.

“Sempre più persone fanno scelte di salute. C’è un’attenzione crescente sull’alimentazione, verso prodotti a km 0 e biologici. Siamo culturalmente pronti”.
I numeri dei partecipanti a Cesena cammina sono clamorosi. “A Cesena hanno partecipato 33.000 persone in un anno, in una città di 120.000 abitanti. Significa più del 25% della popolazione”. Fin dall’inizio c’è stato sostegno e interesse da parte della cittadinanza, a parte “alcuni automobilisti non simpatici”. L’iniziativa è entrata, nel corso degli anni, nella cultura della città tanto che “due anni fa a Carnevale, alcuni gruppi si sono travestiti da Cesena Cammina”.

Ecco, questa è l’idea.  Buon cammino.

Antonella Labellarte
Cardiologa
Ospedale S. Eugenio, Roma