TAVI con dimissione in giornata per pazienti selezionati. È davvero possibile?
di Alessandro Sticchi
05 Aprile 2022

Secondo uno studio condotto in 7 centri ad alto volume in Canada, US e UK (The Multicenter PROTECT TAVR Study), recentemente pubblicato su JACC Cardiovascular Intervention, il trattamento transcatetere della valvola aortica, eseguita nello stesso giorno della dimissione (day-hospital) è praticabile e sufficientemente sicura in pazienti selezionati (1).

La difficile esperienza del COVID ha portato per necessità a ridurre al minimo la permanenza dei pazienti in ospedale ed implementare il supporto della tele-medicina. Alcuni dei traguardi raggiunti in questo recente, ed attuale, complesso periodo possono essere ripetuti per massimizzare il benessere dei pazienti e l’efficienza della gestione ospedaliera se permangono gli standard di sicurezza necessari.

Lo studio condotto da Marzo 2020 ad Agosto 2021 su 124 pazienti selezionati tra i 2100 sottoposti a TAVI transfemorale in elezione in quel periodo, ha coinvolto una popolazione con età media 78.8 ± 7.8 anni, rischio chirurgico basso (mediana STS score: 2.4), di cui circa un terzo con pregresso impianto di PMK (32.3%). Non ci sono stati decessi, ictus o complicanze vascolari maggiori durante l’ospedalizzazione (1 giorno), solo un paziente (0.8%) ha necessitato impianto di pacemaker (PMK) per blocco atrioventricolare completo senza che questo comportasse il posticipo della dimissione. Nei 30 giorni di follow-up nessun paziente ha necessitato di impianto di PMK. L’obiettivo primario dello studio rappresentato dall’insieme degli eventi di morte cardiovascolare, ictus, infarto miocardico, eventuale re-ospedalizzazione (per qualunque motivo), complicanze vascolari maggiori, e impianto di PMK, si è verificato nel 5.7% dei pazienti (6/106).

Importante sottolineare come la dimissione dei pazienti nella stessa giornata del trattamento non fosse obbligata dalla partecipazione allo studio ma sempre a discrezione del curante.

Nella maggior parte dei pazienti è stata impiantata una valvola balloon-expandable che rimane la più maneggevole e prevedibile, nonostante l’evoluzione della metodica di impianto di valvole self-expandable preveda l’ottimizzazione dell’altezza di impianto sul piano valvolare per ridurre l’incidenza dei disturbi di conduzione e dei successivi impianti di PMK.

La re-ospedalizzazione a 30 giorni dalla procedura si è verificata nel 2.8% dei casi e non vi sono stati decessi relativi a problematiche cardiovascolari.

Guardando da vicino i risultati di questo studio, bisogna innanzitutto evidenziare che i centri coinvolti sono tutti ad alto volume e con grande esperienza. Inoltre, le procedure eseguite nel tardo pomeriggio rimanevano in osservazione in ospedale durante la notte fino al giorno successivo, ed i pazienti dimessi la sera della stessa giornata dell’intervento erano solo quelli che avevano ricevuto l’impianto della valvola nel corso della mattina.

I pazienti candidabili ad una dimissione in giornata si caratterizzano per esser in buone condizioni cliniche generali, a basso rischio di andare incontro a disturbi di conduzione in considerazione dell’ECG pre-procedura, con buoni accessi vascolari e in assenza di complicanze relative alla loro chiusura durante l’intervento.

L’evoluzione della metodica e l’esperienza accumulata nella rivascolarizzazione coronarica permette oggi, ad alcuni centri ad alto volume,  di eseguire le procedure di TAVI  in day-hospital.  Le necessità imposte dalla pandemia da COVID hanno certamente favorito questa soluzione. E’  fondamentale ricordare, come questo approccio sia  da considerarsi solo agli inizi e sia da validare con ampie casistiche anche in centri con minore esperienza.   

Bibliografia

  1. Barker M., Sathananthan J., Perdoncin E., et al. Same-Day Discharge Post–Transcatheter Aortic Valve Replacement During the COVID-19 Pandemic: The Multicenter PROTECT TAVR Study.JACC:CardiovascularInterventions2022;15(6):590–8.Doi: 10.1016/J.JCIN.2021.12.046.