Si ingrassa solamente se si ingeriscono più calorie di quelle che si consumano
di Comitato Scientifico del C.L.I.

L’indagine di Framingham ha dimostrato che negli uomini fra 45 e 62 anni l’aumento del 20% del peso corporeo rispetto al normale raddoppia l’incidenza delle malattie delle coronarie e addirittura la triplica, se come frequentemente è dato osservare, insieme all’eccesso di peso vi è anche aumento del colesterolo del sangue oppure la pressione è più alta del normale. Il cuore dell’obeso presenta una gettata sistolica superiore alla norma ed è costantemente costretto a compiere un superlavoro, e poiché nei soggetti grassi, a pari età, la frequenza e la gravità delle lesioni aterosclerotiche è pressoché doppia rispetto al soggetto di peso normale, si ha la spiegazione dell’aumentato rischio di attacchi cardiaci. L’obesità non solo deve essere considerata una malattia di per sé, ma anche una condizione che favorisce l’insorgenza e aggrava il decorso di numerose altre malattie quali l’ipertensione, il diabete, l’aterosclerosi i tumori e le malattie del cuore e delle coronarie. Nonostante questi rilievi il numero delle persone grasse è in aumento in tutto il mondo industrializzato e a tutte le età, compresa quella scolare. Nel 99 per cento dei casi l’obesità è primitiva, cioè di origine alimentare: è grasso chi mangia troppo in rapporto al tipo di vita che conduce. In Italia secondo le ultime stime un terzo della popolazione è in sovrappeso o addirittura obesa, con una prevalenza del 36%, tra le più elevate in Europa.
Sovrappeso ed obesità sono condizioni che aumentano significativamente il rischio di morbilità e di moratalità per ipertensione, dislipidemia, infarto miocardio, ictus e altre patologie cardiovascolari, diabete mellito tipo 2, sindrome delle apnee notturne, calcolosi della colecisti e, non ultimi, i tumori: si stima infatti che attualmente negli Stati Uniti il sovrappeso e l’obesità siano responsabili di oltre 1 morte su 6 per tumore.
Ancora più preoccupante è l’aumento dell’obesità infantile e dell’adolescenza.
In Italia una recente indagine condotta dal Ministero della Salute (Link Ministero della Salute) in alcune città-campione di Lombardia, Toscana, Emilia-Romagna, Campania, Puglia e Caloria ha rilevato che il 13,6% dei bambini di 9 anni è già obeso
Per riportare nella norma il peso corporeo non si deve far ricorso a pillole dimagranti né a diete di fantasia sempre sconsigliabili, ma si deve adottare un’alimentazione ottimale in rapporto all’età e all’attività fisica svolta.
L’esercizio fisico comporta un dispendio calorico e quindi aiuta a perdere peso a condizione che venga seguita una dieta opportuna. Camminando per un’ora percorrendo 5 km si consumano circa 300 calorie, che corrispondono al contenuto calorico di poco più di trenta grammi di grasso o di tre mele. Nondimeno in un anno si può ottenere una diminuzione di peso di quasi 10 chili.
È importante che gli italiani prendano familiarità con le tabelle che riportano il contenuto calorico degli alimenti perché negli ultimi anni nel nostro Paese sono state consumate mediamente mille calorie di troppo al giorno, il che spiega la diffusa tendenza ad ingrassare.
Riportando nella normalità il peso corporeo si ottiene la contemporanea diminuzione del colesterolo del sangue, l’abbassamento della pressione e il miglioramento funzionale del cuore. L’obesità è diventata una malattia sociale, una malattia della civilizzazione come l’aterosclerosi e l’infarto del miocardio con i quali presenta stretti legami.

Link utili:

http://www.sinpe.it/Default.aspx

http://www.framinghamheartstudy.org/