Prevenzione dello STROKE. Ovvero le avventure dello STROKE HERO
di Antonella Labellarte
25 Febbraio 2014

Tutti noi siamo oggi consapevoli di quanto sia importante la comunicazione.
I politici studiano la comunicazione, i talk show sono pieni di esperti di comunicazione, la “rete” è per eccellenza lo strumento che ha reso possibile un nuovo modo di comunicare e consentito a tanti di raggiungere con velocità informazioni prima accessibili solo a pochi. E poi siamo pieni di “e-mail”, “sms”, per non parlare di “twitter” o “whatsapp”.

E’ per questo che vogliamo parlare dello STROKE HERO.
Vi chiederete cos’è.
Lo Stroke Hero è un videogioco. Ma è un videogioco speciale. E’ un videogioco che è stato utilizzato negli Stati Uniti per insegnare ai bambini nel modo più rapido ed efficace possibile come riconoscere i sintomi di uno stroke o ictus, come più comunemente viene chiamato in Italia. E sull’utilizzo di questo videogioco è stato pubblicato un lavoro on line che uscirà sul numero di Marzo della rivista STROKE dell’American Heart Association e American Stroke Association.

In cosa consiste il gioco: il bambino naviga su un’astronave carica di un trombolitico (il farmaco che si utilizza nelle stroke unit per trattare precocemente un ictus), spara per colpire e dissolvere i trombi e deve evitare con la sua navicella grandi placche di aterosclerosi sulle pareti delle arterie. Se il trombolitico finisce il giocatore deve rispondere a delle domande relative allo stroke per poter fare un nuovo carico e continuare a giocare. Per le risposte sbagliate vengono fornite le informazioni corrette. Il video game è sincronizzato con una colonna sonora hip hop con dei testi educativi.

Lo studio è stato condotto su 210 bambini, età media 10 anni, di una scuola di New York localizzata nel Bronx, tessuto sociale a basso reddito. Ai bambini è stato somministrato un test prima e immediatamente dopo aver giocato nel laboratorio della scuola un singolo videogame della durata di 15 minuti.

Il test valutava il comportamento dei bambini spettatori di un ipotetico scenario di stroke: l’immediatezza nel contattare il 911, il numero dell’emergenza, e la capacità di riconoscere precocemente i sintomi quali i disturbi del visus, la perdita dell’equilibrio, un improvviso forte mal di testa, l’intorpidimento di un lato del viso, l’indebolimento di braccio e gamba, la difficoltà nel parlare.
Ebbene i bambini hanno nettamente migliorato la capacità di riconoscere i sintomi e di allertare tempestivamente i sistemi di soccorso. Ai bambini è stato poi fornito un accesso per giocare da casa. Dopo sette settimane hanno ricevuto una visita non annunciata per effettuare una verifica che ha rilevato un ulteriore miglioramento nella individuazione di almeno un sintomo.

Non è la prima volta che vengono creati dei videogames che hanno per contenuto informazioni relative alla salute. Già sono stati utilizzati con successo, infatti, per ridurre gli accessi ai dipartimenti di emergenza dei bambini affetti da diabete mellito di tipo 1, o aumentare l’aderenza alla chemioterapia nei bambini affetti da neoplasie, o per aumentare la consapevolezza di una corretta nutrizione.
Olajide Williams, è il professore associato di neurologia del Columbia University Medical Center di New York che ha condotto lo studio ed afferma che il video gioco può essere uno strumento utilissimo e innovativo per consentire ai bambini di apprendere come riconoscere precocemente uno scenario di stroke e il corretto comportamento per far fronte ad una tale emergenza.

Guadagnare tempo vuol dire salvare cervello e i bambini di oggi sono gli adulti di domani.

Per giocare a Stroke Hero basta accedere e registrarsi al sito: www.hiphoppublichealth.org

Antonella Labellarte
Cardiologa
Ospedale S. Eugenio, Roma