Ognuno di noi vorrebbe un’assistenza medica di “prima classe”, ma con il tempo a disposizione per le visite che si fa ogni giorno più breve, non è affatto facile che questo accada.
E’ per questo che la capacità di comunicazione diviene ancora più importante: il modo in cui racconti la tua storia medica, i tuoi sintomi e ciò che ti accade può fare la differenza tra il raggiungimento di un’ottima assistenza e all’opposto il ricevere solamente trattamenti e consigli sporadici e poco mirati. Molte persone non si sentono affatto a proprio agio nel parlare francamente al medico dei propri problemi, spesso perché si sentono vulnerabili o intimorite, ma è decisamente importante che il medico venga a conoscenza compiutamente di tutti gli aspetti relativi alla salute perché possa assicurare la migliore assistenza possibile. Si sa che gli anglosassoni sono concreti e di questo argomento si è occupato recentemente Davis Liu, un “dottore di famiglia” di Sacramento nel suo libro Stay Healthy, Live longer, Spend Wisely: Making Intelligent Choices in America’s Healthcare System.
MA PER CAPIRE SE SEI UN BUON COMUNICATORE, VUOI FARE QUESTO TEST?
PRIMA DELL’APPUNTAMENTO CON IL TUO DOTTORE COME TI PREPARI? | PUNTI |
Non mi preparo, ci penso un po’ su quando sono lì | 5 |
Scrivo una lista di domande così da essere sicuro/a di dire tutto quello che ho in mente | 3 |
Rifletto sulle tre o quattro questioni principali che rappresentano in questo momento le priorità da affrontare | 1 |
SE TI SENTI IMBARAZZATO NELL’ AFFRONTARE UN ARGOMENTO (AD ESEMPIO SESSO DOLOROSO O UN PROBLEMA DI ALCOOL) COME LO GESTISCI DURANTE LA VISITA MEDICA? | |
Cerco di trovare il coraggio, ma mi capita di non farcela | 2 |
Durante il colloquio cerco di arrivarci gradualmente e alla fine riesco a parlarne appena prima che il dottore vada via | 2 |
Affronto comunque il problema magari scrivendo una nota da consegnare al dottore invece di parlarne a voce | 3 |
COME DESCRIVI I TUOI SINTOMI? | |
Dico al dottore dove ho dolore e gli indico la zona con le mani | 4 |
Spiego quando il problema si è presentato e come si manifesta | 2 |
Utilizzo aggettivi specifici per descrivere le sensazioni, racconto quando sono iniziate, cosa peggiora il sintomo e quale è la mia più grossa preoccupazione | 1 |
SE IL TUO MEDICO DICE QUALCOSA CHE NON CAPISCI, COME TI COMPORTI? | |
Fingo di avere capito, non voglio che pensi che sono stupido/a | 4 |
Faccio altre domande per acquisire ulteriori informazioni | 1 |
Dico chiaramente di non avere capito e chiedo che mi venga spiegato con parole più semplici | 2 |
QUANDO IL MEDICO TI CHIEDE NOTIZIE SUL TUO STILE DI VITA – AD ESEMPIO QUANTO ALCOOL BEVI, QUANTO FUMI, QUANTA E CHE TIPO DI ATTIVITA’ FISICA – COME RISPONDI? | |
Non dico proprio tutta la verità per “salvare la faccia” | 4 |
Dico la verità su tutto eccetto che sulle mie peggiori abitudini | 5 |
“Confesso” tutto, poiché penso di fare solo del male a me stesso/a non dicendo la verità | 1 |
PRIMA DI LASCIARE LA STANZA DEL MEDICO DOPO UNA VISITA PER UN PROBLEMA, COSA E’ PIU’ PROBABILE CHE FACCIA? | |
Tiro un sospiro di sollievo pensando che non è successo nulla di grave | 3 |
Cerco di essere sicuro/a di avere bene compreso la diagnosi | 2 |
Chiedo conferma di quello che ho ed informazioni su eventuali nuovi accertamenti, sulla terapia o l’appuntamento per una nuova valutazione se necessaria | 1 |
SE TI VIENE PRESCRITTO UN FARMACO CHE RITIENI NON VADA BENE PER TE E TI SENTI MALE O POCO COMPRESO CHE FAI? | |
Smetto di prendere il farmaco perché non vale la pena, visti gli effetti collaterali | 5 |
Continuo a prenderlo pensando che il dottore sa quello che sta facendo | 4 |
Cerco di nuovo il medico per spiegare quali problemi ho con il farmaco e se ci sono alternative | 1 |
OK CONTROLLATE IL RISULTATO!

Antonella Labellarte
Cardiologa
Ospedale S. Eugenio, Roma