Secondo la tradizione il primo a fare il vino con l’uva fu Noè, ma gli storici attribuiscono la scoperta ad un certo Schmicht, vissuto in Iran non si sa bene quando.
La vite sarebbe germogliata durante il pliocene, prima della comparsa dell’uomo. Gli egizi, prima di erigere le piramidi conoscevano già tre bevande alcooliche: l’hek, prodotto col grano simile alla birra, l’arp, il vino di uva, e lo skodon, vino di palma.
L’uomo ha sempre ricercato bevande inebrianti: i germani fecero fermentare l’orzo per fare la birra, i galli prima di scoprire il vino bevevano sidro prodotto con la frutta, i russi ricavarono la vodka dalle patate, gli indigeni dell’America Latina facevano una specie di birra col mais e la tequila con le agavi, i polinesiani, in mancanza d’altro, ricavarono alcool delle radici della kava.
Secondo Plinio il Vecchio, nel primo secolo d.C. non vi era parte del mondo in cui non fosse conosciuta l’ubriachezza. Mitiche divinità protettrici dell’ebbrezza furono Baal, Ammone, Osiride e Dionisio, il Bacco latino.
La leggenda vuole che Roma esista e sia diventata la città eterna, grazie al vino. Romolo, che aveva raccolto attorno a se molti uomini, ma nessuna donna, pensò di proporre una festa della fratellanza ai Sabini e portò loro in dono molti otri di vino. A sera i Sabini, non avvezzi all’alcool, crollarono ubriachi presso i falò e non furono in grado di opporsi al ratto delle loro donne.
Catone, inesorabile fustigatore dei costumi del suo tempo, soleva attingere foga oratoria dal vino dei Castelli e più volte venne raccolto ubriaco. Nel Senato si beveva molto, il figlio di Cicerone si dice bevesse sei litri per seduta. Non raramente i senatori venivano portati via in braccio. Alcuni romani, fra i quali Metello, giunsero ad uccidere le mogli trovate ubriache. Una vestale, scoperta a bere, venne sepolta viva. Ai giudici romani venne proibito di comparire ubriachi nei tribunali.
All’inizio dell’era volgare, a Roma, esistevano più di mille taverne.
Le prime leggi contro l’abuso del vino vennero fatte durante il Medio Evo, ma già allora servirono a poco.
Un editto di Francesco I di Francia diceva che al fine di evitare l’ozio, le bestemmie, gli omicidi e altri scandali derivanti dall’ubriachezza, chiunque fosse trovato ubriaco venisse arrestato e tradotto in carcere a pane e acqua per la prima volta, fosse battuto con verga o frusta, all’interno delle prigioni, se recidivo e. qualora si dimostrasse incorreggibile, soffrisse di amputazione delle orecchie e venisse messo al bando.
Il conte Palatino Federico V fondò la Società della Temperanza, il primo esercito della salvezza.
I francesi sono da sempre i più forti bevitori di vino al mondo, precedendoci per un incollatura.
Ha scritto Aldons Huxley che Noè fece una scoperta che ha fatto epoca.
Ma il vino…