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L’elettrocardiografia

Redatto dal Comitato Scientifico del C.L.I.

L’attività meccanica del cuore è stimolata da una attività elettrica che si origina all’interno dell’organo e si propaga in modo ritmico a tutto il muscolo cardiaco. Questa attività elettrica può essere rilevata dalla superficie del corpo sotto forma di elettrocardiogramma. Sull’elettrocardiogramma gli stimoli elettrici vengono espressi come un grafico: l’interpretazione di questo grafico consente al cardiologo di rilevare situazioni anormali o di malattia: ritmi diversi da quello normale, sovraccarico di lavoro del muscolo cardiaco, condizioni di inadeguata ossigenazione (ischemia) o infarto del miocardio.

 

 

Già da molti anni è possibile registrare l’elettrocardiogramma continuativamente per 24 ore, allo scopo di cogliere delle modificazioni passeggere che potrebbero sfuggire all’elettrocardiogramma praticato in modo tradizionale: questo sistema si avvale di un piccolo registratore portatile a nastro magnetico e si chiama elettrocardiogramma dinamico di Holter (dal nome dell’inventore).Esiste inoltre tutta una serie di dispositivi per la trasmissione dell’elettrocardiogramma attraverso i cavi del telefono, che rispondono alla necessità di mettere prontamente a disposizione dello specialista il tracciato del paziente: con il cardiotelefono, che può essere affidato anche a personale non medico e, in casi particolari, al paziente stesso, si riesce ad ottenere una interpretazione immediata dell’elettrocardiogramma ed a prendere con rapidità quei provvedimenti che possono salvare la vita di molti malati. L’elettrocardiogramma è un esame estremamente semplice é che può dare molte informazioni sulla salute del cuore: è bene che tutti lo facciano almeno una volta in età giovanile e, in età adulta, almeno ogni due anni.

 

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