La sigaretta elettronica
di Antonella Labellarte
25 Dicembre 2013

A partire dal lancio avvenuto nel 2004 le sigarette elettroniche sono state acquistate da milioni di persone. Molti fumatori le utilizzano come ausilio nel tentativo di smettere di fumare. Ma innanzitutto: cosa è una sigaretta elettronica?

Le sigarette elettroniche sono dei dispositivi a batteria in grado di rilasciare nicotina, disegnati e progettati in modo da poter essere utilizzati come le comuni sigarette, rispettando così aspetti non poco importanti dell’abitudine al fumo, quali la gestualità ad esempio, evitando però l’esposizione del fumatore alle sostanze nocive presenti nelle sigarette convenzionali.

Una sigaretta elettronica si compone fondamentalmente di tre parti: una cartuccia che contiene il liquido aromatizzato con la nicotina e che viene utilizzata come bocchino, un “atomizzatore” che tramite riscaldamento consente la trasformazione in vapore del liquido presente nella cartuccia e una batteria che alimenta il sistema. Il “fumatore” attiva il sistema di trasformazione in vapore del liquido e inala il vapore generato e, quindi la nicotina, senza entrare in contatto con i prodotti nocivi derivati dalla combustione del tabacco.
Esistono come è noto numerosi modelli che variano in design e sistema di ricarica, numerosissime poi sono le aromatizzazioni dei liquidi, alla ciliegia, fragola, banana, vaniglia, caffè, gelsomino, tanto per citarne alcuni o persino piña colada. Colori e forme accattivanti volte ad attrarre anche un pubblico giovane.

Una regolare sigaretta può essere fumata approssimativamente in 13 “puffs” (Djordjevic et all. 2000), mentre il numero di puff di una e-sig dipende dalle abitudini e dal personale utilizzo del fumatore, ma generalmente si aggira su poco meno di 60 puff per ml.(ECF 2013).
Sono stati fatti moltissimi calcoli sul costo dell’utilizzo delle e-sig e sembra che ammortizzato il costo iniziale possano essere anche “convenienti” rispetto alle sigarette convenzionali, ma non è questo aspetto che qui si vuole approfondire.

In Europa il 38% dei cittadini non sa se le e-cig sono pericolose, il 35% pensa che non lo sono, il 27% pensa che siano dannose per la salute di chi le utilizza (EC 2012).

 

Innanzitutto va chiarito che la nicotina contenuta nelle sigarette elettroniche causa dipendenza al pari di quella presente nelle sigarette convenzionali. Esistono invece e-sig in cui essa è assente. Il liquido contenuto nella cartuccia è prevalentemente costituito da poca acqua, glicole propilenico, glicerolo ed altre impurità. I dati che abbiamo ad oggi non sono definitivi ma uno studio condotto su volontari esposti a glicole propilenico ha documentato la comparsa di irritazione delle vie aeree superiori. Lo stesso è accaduto in studi condotti sui ratti. Non vi sono studi sugli umani per quanto riguarda il glicerolo, ma gli studi sui ratti hanno evidenziato la comparsa di metaplasia squamosa dell’epiglottide e l’irritazione del tratto respiratorio superiore. Non è chiaro ad oggi quanto questi fenomeni siano reversibili e non vi sono dati definitivi.

Il fumo rimane comunque , come si è detto tante volte, la principale causa reversibile di morte e nel corso degli anni le misure adottate hanno ristretto la percentuale di cittadini europei fumatori al 28% (circa il 40% nel 2002).

Alcune ricerche suggeriscono che le sigarette elettroniche possano avere un ruolo nel controllo del consumo di tabacco e soprattutto avere una potenzialità nell’utilizzo da parte dei fumatori che vogliono ridurre il numero delle sigarette quotidiane o che tentano di smettere di fumare. Sul numero di Novembre del prestigioso Lancet è stato pubblicato uno studio in cui sono stati messi a confronto un gruppo di fumatori randomizzati all’utilizzo di e-sig contenenti nicotina, un gruppo “trattati” con cerotti a rilascio di nicotina e un terzo gruppo randomizzato all’utilizzo di e-sig placebo, per 13 settimane. Ebbene l’astinenza dal fumo a sei mesi è risultata maggiore nel gruppo che aveva utilizzato le sigarette elettroniche contenenti nicotina, ma la differenza rispetto agli altri due gruppi non ha raggiunto la significatività statistica.

E’ proprio di questi giorni l’intesa su una nuova proposta di legge approvata dai rappresentanti degli Stati membri del Consiglio UE per la regolamentazione delle sigarette elettroniche che ogni Stato può inserire come prodotti del tabacco (in questo caso ad esempio dovrebbero contenere una quantità di nicotina non superiore a 20mg/ml, avvertenze per la salute, restrizioni per la pubblicità,…) o farmaci. Attualmente nelle e-sig è contenuto un livello di nicotina che varia da 0 a 36 mg/ml. La legge verrà votata nel 2014.

Fonti:
E-Cigarette Factsheet . National Institute for Public Health and the Environment Bilthoven Paesi Bassi 2013 Christopher Bullen, Colin Howe, Murray Laugesen, et al. Electronic cigarettes for smoking cessation: a randomized controlled trial. The Lancet, Volume 382, Issue 9905,1629 – 1637, 16 November 2013

 

Antonella Labellarte
Cardiologa
Ospedale S. Eugenio, Roma