La vitamina K2 (VKA) ha un ruolo nell’inibizione delle calcificazioni arteriose ed è essenziale nella carbossilazione della matrix-Gla proteins (MGPs), un enzima fondamentale nel mantenimento dell’equilibrio nel’uptake cellulare del calcio. In assenza di MPG si altera il processo di mineralizzazione delle ossa e dei vasi 1.
Più studi animali hanno dimostrato che l’impiego di VKA determina calcificazioni arteriose e dei tessuti molli. Altri studi hanno dimostrato come la VKA si associ a calcificazione della valvola aortica.
Sonderskov et al. 2 hanno recentemente pubblicato sullo European Heart Journal un ampio studio riguardante l’associazione tra severità delle calcificazioni aortiche e trattamento con anticoagulanti. Hanno incluso nello studio sia i pazienti trattati con antagonisti della vitamina K (VKA), conosciuti come Warfarin , che con nuovi anticoagulanti orali (NOAC).
Lo studio DANCAVAS 3 è un trial prospettico condotto su 14 604 danesi con età media 67.4 anni. Di questi 873 sono stati trattati con VKA e 602 con NOAC. E’ stato calcolato l’aortic valve calcification” (AVC) score mediante tomografia computerizzata (TC).
Lo scopo dello studio è stato quello di chiarire se i pazienti in terapia con VKA avessero un aumentato AVC score rispetto a quelli trattati con NOAC o a soggetti senza terapia anticoagulante orale.
I risultati dello studio hanno confermato l’ipotesi fisiopatologica che vede nell’inibizione della vitamina k un aumento dei livelli di calcificazione. Gli autori del lavoro hanno dimostrato una significativa associazione tra la durata della terapia con VKA e l’aumento del AVC score (P < 0.001).
Tale associazione è rimasta significativa anche stratificando la popolazione in base all’età <67 anni (P < 0.001) e >67 anni (P < 0.001).
Al contrario, il trattamento con NOAC non è risultato essere significativamente associato con un aumento del AVC score in nessuno dei modelli statistici utilizzati (REC = 1.03, 95% CI = 0.95–1.13, REC = 1.02, 95% CI = 0.92–1.13 and REC = 0.96, 95% CI = 0.84–1.09, rispettivamente).
Considerazioni
Prevenire la progressione della stenosi aortica, inibendo la formazione delle calcificazioni, rappresenta un punto importante e lo studio in questione è un passo in avanti nella comprensione del ruolo della vitamina K nella progressione della calcificazioni aortiche.
Le conclusioni sono in linea con quanto emerso da uno studio prospettico e randomizzato all’impiego di vitamin K1 o placebo, che ha evidenziato a 12 mesi una significativa riduzione della progressione di AVC nei soggetti in trattamento con vitamina K.
Va ricordato che anche i farmaci ipolipemizzanti potrebbero essere utili nel prevenire la progressione della stenosi aortica poiché esercitano un’azione anti-infiammatoria ed anti-aterosclerotica (5).
Lo studio di Sønderskov PS et al presenta sicuramente dei limiti; è di tipo osservazionale, non prevede un follow up con TC ed è costituito da una popolazione prevalentemente maschile. Ci fornisce però le evidenze necessarie per affermare che il trattamento con VKA, indipendentemente dagli altri fattori di rischio noti, determina accelerazione del processo di calcificazione aortica, che ha come possibile conseguenza l’instaurarsi della stenosi valvolare
Bibliografia
- Vermeer C. γ-Carboxyglutamate-containing proteins and the vitamin K-dependent carboxylase. Biochem J. 1990;266(3):625-636.
- Sønderskov PS, Lindholt JS, Hallas J, et al. Association of aortic valve calcification and vitamin K antagonist treatment. Eur Hear J – Cardiovasc Imaging. 2020;45:1-7.
- Kvist, T V; Lindholt, J S; Rasmussen, L M; Søgaard, R; Lambrechtsen, J; Steffensen, F H; Frost, L; Olsen, M H; Mickley, H; Hallas, J; Urbonaviciene, G; Busk, M; Egstrup KD. The DanCavas Pilot Study of Multifaceted Screening for Subclinical Cardiovascular Disease in Men and Women Aged 65-74 53. Eur J Vasc Endovasc Surgery,. 2017;53(1):123–131.
- Brandenburg VM, Reinartz S, Kaesler N, Kruger T, Dirrichs T, Kramann R et al. Slower progress of aortic valve calcification with vitamin K supplementation: results from a prospective interventional proof-of-concept study. Circulation 2017;135:2081–3.
- Teo KK, Corsi DJ, Tam JW, Dumesnil JG, Chan KL. Lipid lowering on progression of mild to moderate aortic stenosis: meta-analysis of the randomized placebo-controlled clinical trials on 2344 patients. Can J Cardiol 2011;27: 800–8.