Misure dietetiche
In un primo tempo queste debbono essere rivolte, mediante un regime ipocalorico basato sulla rigorosa restrizione dell’apporto lipidico (grassi) e glicidico (zuccheri), contro l’eventuale eccesso di peso. La pressione arteriosa infatti si innalza con l’obesità, mentre la perdita di peso ha generalmente effetti favorevoli sui valori pressori. Lo studio di Framingham ha dimostrato, dopo dodici anni di osservazioni, che nei soggetti che aumentano di peso viene sempre ritrovato un netto aumento della pressione sistolica mentre, al contrario, in quelli che perdono peso si osserva una diminuzione. Ogni eccesso di peso nei soggetti con pressione alta impone pertanto un regime ipocalorico, soprattutto povero di glucidi. Insieme a quella del sale, questa restrizione porterà in più della metà dei casi ad un miglioramento dell’ipertensione.
