Cosa sono i fattori di rischio
di Comitato Scientifico del C.L.I.

L’epidemiologia e la statistica hanno reso possibile individuare numerose situazioni personali o ambientali che predispongono alle malattie delle coronarie: aterosclerosi, angina pectoris, infarto del miocardio. Queste situazioni costituiscono i cosiddetti “fattori di rischio coronarico”.
Negli individui colpiti da infarto quasi senza eccezioni viene ritrovata una o più di queste condizioni. I fattori potenziali di rischio sono assai numerosi: alcuni purtroppo non possono essere eliminati, mentre altri fanno parte delle nostre abitudini di vita che possono essere modificate e corrette. L’eliminazione di questi fattori ci rende meno vulnerabili e accresce le probabilità di evitare le malattie delle coronarie.
I fattori di rischio, quindi, si dividono in due categorie:

 

1) NON CORREGGIBILI:

  • Sessogli uomini sono più colpiti delle donne.
  • Ereditarietàcoloro che hanno familiari colpiti da malattie delle coronarie hanno maggiori probabilità di ammalarsi rispetto a coloro che non hanno tale familiarità.
  • Diabeteprovoca alterazioni delle piccole arterie che facilitano l’insorgenza di malattie cardiovascolari.
  • Etàcon l’avanzare dell’età aumentano le probabilità di malattie di cuore.

 

2) CORREGIBILI:

  • Fumoi fumatori sono più esposti dei non fumatori alle malattie del cuore, delle arterie e dei polmoni.
  • Eccesso di colesterolo nel sangue: favorisce la formazione di depositi di grasso e di placche ateroscle-rotiche sulle pareti delle arterie che ne restringono il lume ostacolando il flusso del sangue.
  • Pressione arteriosa altacostringe il cuore ad un superlavoro e favorisce le lesioni delle arterie. I soggetti ipertesi presentano una maggiore incidenza di malattie del cuore, dei vasi, dei reni rispetto alle persone con pressione arteriosa normale.
  • Alimentazione scorrettauna dieta troppo ricca di calorie, con abbondanti grassi di origine animale, zucchero e sale, favorendo l’aterosclerosi, aumenta i rischi di malattie delle arterie e del cuore.
  • Obesità: i soggetti in sovrappeso sottopongono il loro cuore ad un maggior lavoro e hanno maggiori rischi di malattia cardiocircolatoria rispetto alle persone con peso forma.
  • Sedentarietàindebolisce il cuore il quale è un muscolo e come tutti i musco/i beneficia dell’attività fisica. La sedentarietà inoltre favorisce l’obesità e l’aumento di grassi nel sangue.
  • Stressuna condotta di vita stressante può favorire le malattie delle coronarie in taluni individui, specialmente se lo stress non è gratificante.

 

I “fattori di rischio coronarico” secondo la loro importanza vengono suddivisi in maggiori e minori: rientrano fra i primi il fumo, l’ipertensione, l’eccesso di colesterolo nel sangue, il diabete e la mancanza di attività fisica.
La contemporanea presenza di più fattori di rischio nello stesso individuo aumenta le probabilità di essere colpiti dalle malattie delle coronarie con progressione geometrica.
Ad esempio, il rischio di infarto per un fumatore medio è doppio rispetto al non fumatore: se questi ha anche troppo colesterolo nel sangue e la pressione alta il rischio diviene sedici volte maggiore.